ItaliaOggi, 14 febbraio 2019
Francesi assenti alla cerimonia con Mattarella
La Francia ha perso il tram. Il suo. Progettato in Italia da un’azienda di Parigi. La crisi politica e diplomatica tra il governo di Giuseppe Conte e l’esecutivo di Emmanuel Macron, culminata col richiamo in patria dell’ambasciatore francese a Roma, Christian Masset, si è ripercossa anche su Firenze. Nel capoluogo toscano, lo scorso lunedì, è stata inaugurata la linea T2 della tramvia gestita da una società che fa capo al colosso francese Ratp, sigla di Régie autonome des transports parisiens. Anche per questo, tra le varie autorità presenti alla cerimonia, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al ministro delle Infrastrutture in quota M5s, Danilo Toninelli, non è passata inosservata l’assenza dei diplomatici francesi. Compreso il console a Firenze, Manon Hansemann.Hansemann, architetto di 39 anni nominata console onorario a Firenze dal ministero degli Esteri francese nell’ottobre del 2018, era attesa alla cerimonia nella sua veste istituzionale, ma anche in rappresentanza di Ratp, la società francese del trasporto pubblico che controlla Gest, l’azienda con sede a Scandicci che a sua volta gestisce la rete tramviaria di Firenze. Dopo il richiamo di Masset in Francia in seguito agli scontri a distanza tra Roma e Parigi, anche la presenza di Hansemann al taglio del nastro del nuovo tram di Firenze, un paio di giorni prima dell’evento, appariva in forte dubbio.
«Non siamo stati noi a fare gli inviti ed è una cosa che non mi riguarda», ha detto al Corriere fiorentino l’amministratore delegato di Gest, il francese Jean-Luc Laugaa, alla vigilia dell’inaugurazione della linea T2, costata 166 milioni di euro. «Quelli tra Italia e Francia sono problemi politici», ha aggiunto. «Il mio impegno è che tutto vada bene. In Gest l’unico francese sono io. Tutti gli altri sono italiani. E sono orgoglioso di come Gest sia cresciuta e delle competenze che possiede».
Lunedì, insieme con Mattarella e Toninelli, hanno preso parte al primo viaggio del nuovo tram il sindaco Pd di Firenze, Dario Nardella, il governatore Mdp della Toscana, Enrico Rossi, e il commissario dell’Ue per la politica europea, Corina Cretu. Masset, nel frattempo, era già rientrato a Parigi. E anche il console Hansemann, come confermato da Firenze Today, non ha presenziato alla cerimonia.
Rossi, per salvaguardare i rapporti tra Francia e Italia, ha inviato due lettere, una a Masset e una alla stessa Hansemann, nelle quali ha espresso «inquietudine e forte preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare in queste ore nelle relazioni tra i due governi». Nel messaggio rivolto a Masset il governatore ha sottolineato «la solidità delle relazioni tra Toscana e Francia, il principale partner commerciale della nostra Regione con uno scambio, tra importazioni ed esportazioni, che sfiora i 5 miliardi di euro».
A Hansemann, che in qualità di console di Parigi è anche a capo dell’Istituto francese di Firenze, il presidente della Regione ha ricordato che «nel 2018 le nostre esportazioni hanno toccato quota 3,1 miliardi, con in testa i settori farmaceutico, orafo, cuoio, abbigliamento, carta e calzature. Pochi mesi fa abbiamo siglato un’intesa con la Regione Centre-Val de Loire per promuovere e valorizzare la ricchezza dei rispettivi territori nel nome di Leonardo da Vinci, di cui proprio quest’anno ricorre il 500esimo anniversario dalla morte». Il tram, invece, è passato.