La Stampa, 13 febbraio 2019
L’aereo elettrico che sfida Lindbergh
Lo «Spirit of St. Louis» accompagnò nel 1927 Charles Lindbergh nella prima trasvolata atlantica della storia. Un altro aereo, che sulla carlinga porta scritto, in caratteri (volutamente) retrò, il nome «Spirit of Innovation», decollerà nel 2020 per stabilire un primato che ha l’ambizione di essere altrettanto importante: il record di velocità per gli aerei elettrici, così da spalancare le porte dell’aria a questa propulsione che finora ha generato solo aeroplanini lenti e con pochissima autonomia.
I motori elettrici si preparano al grande balzo: hanno già conquistato le auto, i treni, i bus, le moto e adesso puntano anche agli aerei con il velivolo Rolls-Royce a propulsione totalmente elettrica e capace di 480 chilometri all’ora a impatto zero. Una squadra di ingegneri, designer e specialisti di dati lavora a questo progetto in un hangar dell’aeroporto del Gloucestershire, nel Sud-Ovest dell’Inghilterra.
Dice Matheu Parr, responsabile del programma Accel («Accelerating the Electrification of Flight») di Rolls-Royce: «L’aereo sarà alimentato da un sistema elettrico all’avanguardia e, soprattutto, dalla batteria più potente mai costruita per il volo». Perché sì, il problema essenziale della propulsione elettrica è proprio questo: le batterie pesano un accidente e zavorrano gli aerei in una misura che finora si è rivelata inaccettabile.
La sfida tecnologica di Accel consiste nel realizzare la batteria con la più alta densità di energia mai collocata su un aereo. In uno spazio compatto e con un peso tollerabile, questa batteria dovrà fornire elettricità sufficiente a percorrere con una sola carica le 200 miglia che separano Londra e Parigi. Per adesso non si tratta ancora di trasvolare l’Atlantico, solo la Manica, ma tempo al tempo.
La batteria incorpora 6 mila celle del minor peso possibile con le attuali tecnologie. Estrema attenzione viene data anche alla protezione termica: un sistema di raffreddamento innovativo consentirà al dispositivo di sopportare le temperature estreme prodotte dalle fortissime richieste di corrente durante il volo.
L’elica è azionata da tre motori elettrici e ha una particolarità: rispetto agli analoghi aerei con motore a pistoni l’elica dell’Accel ruota a un ritmo basso per offrire una guida più stabile e silenziosa. I motori forniranno una spinta di 500 cavalli. La tensione è di 750 volt e l’efficienza energetica del 90%. Naturalmente su quest’aereo a molta elettricità si accompagna molta elettronica: un sistema di sensori raccoglierà informazioni in volo ogni secondo su oltre 20 mila punti del gruppo propulsore, misurando la tensione della batteria, la temperatura e altri parametri. Invece Lindbergh, una volta decollato, poteva solo pregare.