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 2019  febbraio 13 Mercoledì calendario

A colloquio con Belén

La voce di Belén arriva al telefono dall’Argentina. «No, non sono venuta qui per la famiglia, ormai vivono tutti in Italia. Sono in vacanza, avevo bisogno di un po’ di tempo per me». Le riviste di gossip sono scatenate, scrivono che tornerà con l’ex marito Stefano De Martino. Saranno affari suoi o si può chiedere? Non proferisce una parola a commento, ma scherza con qualcuno accanto a lei. «Sono in un momento particolare della mia vita» racconta Belén Rodriguez, che la sua vita la posta su Instagram in tutti i luoghi e in tutti in laghi, preferibilmente in bikini. Ma a conoscerla un po’, questa ragazza argentina che in dieci anni ha conquistato la tv italiana non è solo come si disegna. O come la disegnano. «Tendono tutti a giudicarmi dall’esterno, lo capisco anche» spiega «è più facile no? Se sei bella sei anche cretina, non soffri, non provi dispiaceri come le altre donne. Ma chi l’ha detto? Sa che c’è? Mi sono stancata di agire con spontaneità e di venire travisata».
Belén gambelunghe non semplifica mai, svicoliamo su Sanremo: Rocco Papaleo ha detto che al Festival nel 2012, gli rivolgeva la parola solo sul palco. «Rocco l’avrà detto come battuta voglio sperare, perché non è assolutamente vero» protesta. «Figuriamoci, chi mi conosce lo sa, io parlo con tutti». Quel Sanremo, in cui trionfò con una furbissima farfallina che fece parlare per mesi, è rimasto nel suo cuore. «Cosa c’è di più bello? Per me il festival ha rappresentato una tappa importantissima».
Da venerdì su Rai1 (con, tra gli altri, a Enrico Ruggeri, Noemi, Rita Pavone, Rocco Hunt, Shel Shapiro, Amanda Lear ) è giurata di SanremoYoung condotto da Antonella Clerici. Si sfidano ragazzini dai 14 ai 17 anni. La direzione artistica è di Gianmarco Mazzi, il primo ospite John Travolta. Torna sul luogo del delitto? «Da tanti anni lavoro esclusivamente per Mediaset, però il Festival è il programma a cui sono più affezionata. Quando mi hanno proposto questo show non ho avuto dubbi». Lo sa, no? Andrà a litigare. «No, a giudicare. Anzi il verbo giudicare non mi piace per niente, andrò a dare la mia opinione. Sto cercando la qualità». Lo dice di getto, e suona impegnativo. «Non voglio fare la bacchettona» dice mettendo un po’ le mani avanti «il mio intento è far sorridere in modo leggero. Sono stanca di sentire litigare la gente, trovo che tutte queste risse abbiamo una cattiva influenza sui nostri figli. Ho evitato per questo determinati lavori che forse mi sarebbe convenuto fare. Invece SanremoYoung è un talent vero di canto e recitazione».
Rispetto al passato, è più rilassata. «Non sono una che sa calcolare, adesso mi godo ogni istante, sono cambiate le mie priorità. Bueno, cambiano quando diventi madre, oggi mio figlio Santiago viene prima di tutto. Preferisco non entrare nel privato, ma gli anni passano e il tempo è un bene prezioso. Mi ha fatto guadagnare esperienza, mi ha anche dato un sacco di botte in testa ma sono testarda». A Tu sì que vales lavora con Maria De Filippi: «Se non impari qualcosa da Maria vuol dire che sei stupida» afferma «sono circa nove anni che lavoro con lei, all’inizio non notavo determinate cose. Poi ho cominciato a osservarla con più attenzione, tutto quello che dice ha un perché. Stare con lei è come fare una seduta di analisi, un’esperienza incredibile. Senza prezzo». Cosa ha imparato? «Che bisogna accettare i cambiamenti. Che contano le cose semplici – quelle che quando sei presa perdi di vista – e le cose serie. Sono diventata “selezionatrice delle cose serie”, come canta Jovanotti in Chiaro di luna ». La consapevolezza, pare di capire, porta con sé un po’ di malinconia.
«Ci sono più possibilità che tu sia ricca, famosa e pure infelice».Boom. «Guardi che è così. Oggi non ho aspirazioni più alte se non ho la possibilità di scegliere». Vale per tutte le cose della vita, pensi alla politica. «Ecco, so che non farò una grande figura ma sono sincera: detesto la politica, non ho mai votato». Nell’anno del #MeToo anche Belén si sarà fatta un’opinione. «Non mi piacciono i meccanismi che si sono innescati, non si possono giudicare tutto il tempo le donne, ma neanche gli uomini. A un certo punto anche #MeToo è diventato uno scandalo per far vendere i giornali, perché il disagio crea curiosità». Si è mai dovuta difendere? «Mai in situazioni in cui devi scappare, in quelle una donna non deve mai farsi trovare. Mi fa vomitare la violenza. Se un uomo ti apre in accappatoio, risolvi non entrando nella stanza». Nessun rimpianto («Ho realizzato quello che sognavo, vorrei mantenere questo livello: arrivare è facile, durare è difficile»), ma un sogno sì. «Mi piacerebbe avere un altro figlio. Non voglio che la mia vita sia particolare, voglio che sia normale». Quella spericolata non è più di moda.