ItaliaOggi, 12 febbraio 2019
Diritto & Rovescio
Quasi tutti i media italiani, stampati e telediffusi, hanno plaudito al richiamo in patria dell’ambasciatore francese deciso di Macron per protesta contro la trasferta parigina di Di Maio e di Di Battista per cercare di tessere un’alleanza politica con un leader dei Verdi nell’imminenza delle elezioni del Parlamento europeo che avverrà fra tre mesi. Gli stessi media (non sapendo se piangere o compiacersi) rilevavano che Macron avrebbe anche sculacciato in pubblico l’Italia, ritirandosi dalla corsa all’Alitalia (ritiro che era già stato deciso sei mesi fa e del quale, non a caso, nessun media francese ha fatto riferimento). Le Figaro, che è il quotidiano francese più diffuso, e di area Macron, pur criticando il dilettantismo di Di Maio, ha rilevato in un suo fondo che «è paradossale rimproverare a un dirigente politico di un paese europeo di fare campagna elettorale a livello europeo». E ha ricordato che Macron aveva usato nei confronti dell’Italia nomi offensivi («sono lebbrosi») che «avevano choccato anche gli italiani che rigettano Di Maio e Salvini».