Miriam Romano per “Libero quotidiano”, 11 febbraio 2019
L'ARTE DELLA CALLIGRAFIA - LA STORIA DI BARBARA CALZOLARI, UNA DEI DODICI MAESTRI CALLIGRAFI AL MONDO (UNICA ITALIANA) - LO STUDIO CON I MAESTRI CINESI, DODICI ANNI IN AMERICA ALLA RICERCA DELLE LINEE PERFETTE - ALMENO QUATTRO O CINQUE ORE AL GIORNO DEDICATE ALLA SCRITTURA CON IL PENNELLO PIATTO, A PUNTA O CON UNA STILOGRAFICA - TRA I SUOI LAVORI, LE ENCICLICHE DI PAPA BENEDETTO XVI… -
Mentre parla al telefono con me, sta scrivendo. Con un pennello in mano ricalca su un foglio una scritta. Puntuale, precisa, millimetrica. Le onde delle lettere si adagiano sulla carta con eleganza. Nemmeno un segmento sfora dalla geometrica forma delle parole. Con una certa enfasi, Barbara Calzolari ammette che «della forma delle lettere però non importa più nulla a nessuno». Ma per lei, calligrafa di professione, è ancora un' arte e un lavoro che le dà a campare.
Non è una grafia qualunque la sua. Non sono quattro lettere raffazzonate su un po' di carta stinta, abbellite con qualche ghirigoro. Barbara, quarantenne che sa il fatto suo, è una dei dodici "mastri calligrafi" al mondo. Per semplificare, la sua è una delle calligrafie più precise che esistano. Lo IAMPETH, l' associazione più famosa a livello internazionale, le ha riconosciuto il titolo, insieme ad altri undici artisti. Lei è l'unica italiana ad aver raggiunto il traguardo dopo più di vent' anni passati a studiare e a perfezionare la sua grafia.
Si è immersa in un modo antico, di amanuensi precisi e laboriosi che fuori dal tempo veloce del presente stanno notte e giorno a cucire lettere e parole sulla carta. La penna è uno strumento leggero in mano loro. Bolognese di nascita, Barbara ha viaggiato ovunque. Per raggiungere i livelli più alti della sua professione, ha studiato all' estero. Ha appreso le tecniche dai più grandi del mestiere. Si è inginocchiata insieme ai maestri cinesi, ha passato dodici anni in America. Alla ricerca delle linee perfette, è andata in capo al mondo.
IL VIAGGIO IN ASIA «La passione mi è nata durante un viaggio di lavoro in Asia. Lavoravo nel settore della moda. Al ritorno, ho iniziato a scrivere su un taccuino i miei pensieri. Ho cominciato ad osservare la mia calligrafia all'epoca maldestra e da quel momento non mi sono più fermata. Ho sempre scritto. Ho iniziato a studiare la storia della calligrafia, a imitare gli stili antichi. Ho fatto parte per anni dell'associazione calligrafica italiana. E poi mi sono specializzata negli Stati Uniti, sotto la guida di Michael Sull».
Ora insegna principalmente all' estero. La chiamano da ogni dove per tenere corsi di calligrafia, dall' Europa all' Asia. Appena trova una finestrella di tempo, piega la schiena sulla carta e scrive. Almeno quattro o cinque ore al giorno, Barbara le passa scrivendo. Le mani morbide sembra che danzino.
La sua impugnatura incanta. L' inchiostro sul foglio sembra eseguire un balletto di danza classica mentre colora con sillabe e lettere il bianco del quadro. Scrive col pennello piatto, col pennino a punta, con una semplice stilografica. È capace di mantenere una grafia perfetta su qualsiasi piano di lavoro: dalla carta al tessuto ruvido dei vestiti. In qualsivoglia modo lei impieghi, dalle sue dita esce sempre un' opera d'arte. Barbara è senz' altro una rarità in un mondo dove persino a scuola oggi si scrive a computer.
A SCUOLA «Ora si usa quasi ovunque la stampa. I benefici della scrittura a mano sono stati dimenticati. Le maestre si trovano in difficoltà perché i bambini non sanno più tenere in mano una penna. Invece è importante scrivere a mano: aiuta a memorizzare, a riflettere, a prendersi il giusto tempo per fare le cose. Ma soprattutto è stata dimenticata la bellezza della calligrafia».
Tra i lavori più prestigiosi eseguiti da Barbara, rientrano sicuramente le Encicliche di Papa Benedetto XVI. Nel 2008, la precisa amanuense è stata scelta per trascrivere a mano il testo dell' Enciclica Deus Caritas Est. Un' opera unica che vale qualche centinaia di migliaia di euro. Ha impiegato quasi un anno solo per mettere a punto la scrittura per il prezioso volume. Più altri cinque mesi di lavoro e sei ore per ogni parola scritta.
Barbara poi ha vergato tre copie del manoscritto sulla corrispondenza epistolare di Caterina de' Medici, conservata alla Biblioteca di Washington DC e al Vittoriano a Roma. Nel 2009 ha redatto il manoscritto degli inni nazionali che la Presidenza del Consiglio dei Ministri Italiana ha donato agli statisti intervenuti durante il Summit G8. Ma pure il suo mondo di penne, quaderni e mani abili, viene oggigiorno sommerso dalla confusione del web tritacarne. «Oggi tutti si autodefiniscono calligrafi. Basta un anno di esercitazioni, perché decidano di andare in cattedra ad insegnare calligrafia», spiega Barbara. «Qualche bella parola fotografata sui social non basta a fare di una persona un maestro di calligrafia. Ma oggi tutti sanno tutto».