Corriere della Sera, 11 febbraio 2019
Il boom su YouTube dei video per rilassarsi
In un’era in cui, per farsi notare su Internet, molti alzano i toni fino all’insulto, una venticinquenne emiliana è riuscita a collezionare quasi cento milioni di visualizzazioni su Youtube con l’arte di abbassare i toni.
Chiara, studentessa universitaria di Chimica e Tecnologia farmaceutica, è «la ragazza che sussurra al web». Per privacy preferisce non dire il cognome, ma compare nei suoi video visti 97.348.077 volte. Sul canale «Chiara Asmr», c’è lei che mormora, bisbiglia o soltanto produce suoni picchiettando con le unghie su una tavoletta di cioccolata. «Le persone li ascoltano per rilassarsi se sono tese, o per addormentarsi», spiega lei al Corriere, «gli studenti li seguono per scrollarsi di dosso la tensione preesame e i più adulti li tengono in sottofondo mentre lavorano».
Il successo di questo genere di video racconta di un mondo che va troppo veloce e ha voglia di rallentare. Sabato, il New York Times ha messo in prima pagina un articolo sull’Asmr, che sta per Autonomous sensory meridian response, «risposta autonoma del meridiano sensoriale» e indica quella sensazione di formicolio o brividini, che inizia dalla sommità della testa e si diffonde nel corpo, di solito accompagnata da un senso di rilassamento e benessere che molti associano ai grattini sulla schiena o sulla pancia ricevuti da bambini. Non tutti sono capaci di provarla, ma non si sa perché.
È una sensazione che i neurologi studiano da meno di dieci anni. Viene chiamata anche «orgasmo cerebrale», da qui l’equivoco che il Nyt ha cercato di sfatare, spiegando che «lo stato di calma e piacere indotto dall’Asmr è profondo, ma non ha scopi erotici».
Il 3 febbraio, uno spot a tema Asmr è andato in onda per la prima volta durante la finale del Super Bowl americano. A seguire la Cbs c’erano 108 milioni di telespettatori ed è stata la consacrazione del fenomeno. Per l’occasione, una birra biologica si è affidata all’amplificazione del crepitio della schiuma che sale nel boccale.
Chiara ha aperto il suo canale Youtube nel 2014 e racconta: «Avevo scoperto l’Asmr per distrarmi dallo stress dello studio, poi ho iniziato a girare io dei video. Ancora mi diverto ed è diventato un lavoretto. Potrei guadagnare di più, ma inserire pubblicità in mezzo o alla fine sarebbe un colpo ai timpani».
Nei video in cui parla e non fa solo «tapping», è una virtuosa di tutti i gradi dell’Asmr: soft spoken, whispering, inaudible, ovvero parlare piano, sussurrare e non essere udibile. Il che richiede, paradossalmente, un armamentario di microfoni. Chiara ne possiede sei e nei 378 video realizzati in cinque anni ha usato di tutto «capelli e spazzole, cactus, cellulari, mele: concentrarsi in modo diverso su qualcosa di noto è come trasformare un mondo caotico in un mondo lento e calmo».
Molte mamme usano questi video per far addormentare i bambini, lo confermano i messaggi di ringraziamento. Dice Chiara che «quella dell’Asmr è una community gentile, senza haters, fatta di persone che si supportano fra di loro... Uno ringrazia perché si è rilassato in un momento difficile e gli altri dicono: spero vada meglio».
A giugno 2018, una ricerca del dipartimento di Psicologia dell’Università di Sheffield ha dimostrato che, mentre si guardano i video Asmr, nelle persone che provano i famosi formicolii, la frequenza cardiaca si riduce significativamente, in media di 3,14 battiti al minuto, e aumentano il rilassamento e i sentimenti di connessione sociale. Il che un po’ ricorda quell’effetto magico che si produce quando parliamo a qualcuno e abbassiamo la voce.