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 2019  febbraio 11 Lunedì calendario

Biografia di Luigi Federico Signorini

Non c’è da stupirsi se il dossier sul vicedirettore generale di Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, che i ministri pentastellati si sono ritrovati sul tavolo del consiglio dei ministri giovedì scorso, consistesse in poche pagine, tratte principalmente dalla sue ultime audizioni, assai critiche sulla manovra. «Una misura dagli effetti graduali e modesti», il suo giudizio sul reddito di cittadinanza. Dell’uomo del direttorio di cui il governo ha bloccato la conferma, le note biografiche sono quelle ufficiali del profilo istituzionale, riprese in numerosi siti internazionali. Perché Signorini, fiorentino, 63 anni, sposato, laureato in Economia nella sua città e alla Harvard University, inglese impeccabile e eloquio misurato, svolge per Bankitalia il ruolo di «ambasciatore» in tutti i più prestigiosi consessi internazionali. Nell’ufficio-studi di palazzo Koch il giovane Signorini entra a 27 anni, dopo aver svolto, durante gli studi, altri lavori che nel curriculum ha il vezzo di non celare: giornalista, insegnante, consulente legislativo regionale. Il dossier su di lui gli attribuirebbe simpatie giovanili a sinistra. Niente che possa trasparire oggi dai suoi discorsi pubblici: solo negli ultimi due, le citazioni di Einaudi e del pensiero liberale si sprecano. Tra il 1994 e il 1996 Signorini viene nominato consulente e speechwriter dal presidente del Consiglio, Lamberto Dini. «Era capace e brillante. E molto riservato – dice l’ex premier —. Lo scelsi insieme con Natale D’Amico (oggi consigliere della Corte dei conti, tuttora grande amico di Signorini, ndr)». È l’allora governatore Mario Draghi a promuoverlo alla Vigilanza nel 2008, a 53 anni. Ma non è solo per un dato anagrafico che non rientra tra i «Draghi boys». Il suo rapporto più solido è con l’attuale governatore Ignazio Visco, che lo propone alla vicedirezione generale nel 2013. Carica cessata oggi. Chi cercasse Signorini nei prossimi giorni, sa dove trovarlo. Il suo buen ritiro è la spettacolare residenza di famiglia del ’500 in Toscana.