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 2019  febbraio 10 Domenica calendario

ITALIANI, FUORI DAI COJON – IL PARLAMENTO FRANCESE HA NEGATO L’ACCESSO A UN DEPUTATO CINQUE STELLE PERCHÉ ARRIVAVA DAL VENETO: ALVISE MANIERO DOVEVA PARTECIPARE A UNA RIUNIONE DELL’ASSEMBLEA PARLAMENTARE DEL CONSIGLIO D’EUROPA - NON VIENE DA NESSUNA ZONA ROSSA E NON HA SINTOMI – LA LETTERA DI FICO E LA PROTESTA DI PEDICINI (M5S): “NON FAREMO ENTRARE I FRANCESI PERCHÉ SICURAMENTE NON SI FANNO IL BIDET” -

Ancora tensioni. Nemmeno il tempo di digerire la pizza della pace che tra Italia e Francia scoppia subito un altro caso diplomatico. Al deputato dei Cinque Stelle, Alvise Maniero, presidente della delegazione italiana all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, è stato negato oggi l'ingresso nella sede del parlamento di Parigi, dove doveva partecipare a una riunione dell'organismo paneuropeo.

«Perché vengo dal Veneto», ha raccontato il parlamentare, nonché ex sindaco del comune di Mira, spiegando che alcuni capigruppo dell'Assemblée Nationale hanno fatto pressione per non farlo entrare, in base alle disposizioni restrittive adottate nei confronti di chi viene dalle zone a rischio. «Sono d'accordo con l'adozione di misure preventive, ma allora devono essere applicate a tutti - ha commentato Maniero -. Io non vengo da nessuna zona rossa e non presento alcun sintomo». Subito sono partite le proteste dall'Italia.

LE REAZIONI Ad andare all'attacco è stato il presidente della Camera, Roberto Fico, che ha scritto una lettera al suo omologo francese, Richard Ferrand, per esprimergli il suo «più profondo sconcerto». «La decisione adottata nei soli confronti del deputato italiano non sembra trovare fondamento in determinazioni assunte a livello europeo o nazionale», ha aggiunto Fico nella lettera, lamentando che il mancato ingresso ha impedito la partecipazione di Maniero, «già programmata e comunicata», a riunioni riguardanti il Consiglio. «Riterrei in ogni caso doveroso - ha concluso il presidente della Camera - che ogni decisione in proposito venisse adottata d'intesa con i Parlamenti interessati».

Una «dura presa di posizione della Camera» era stata sollecitata anche da Fratelli d'Italia, su quello che il capogruppo Francesco Lollobrigida ha definito «un grave affronto», e «su quanto sta accadendo in Europa ai danni della nostra Nazione». «Abbiamo inoltre avuto garanzie - ha concluso - che il ministro degli Esteri Di Maio verrà in Question Time ad aggiornare sul tema».

Il caso ha provocato anche le reazioni scomposte, e poco istituzionali, del mondo grillino. L'eurodeputato pentastellato Piernicola Pedicini ha infatti twittato: «I francesi non fanno entrare gli italiani perché forse hanno il Coronavirus? Noi non faremo entrare i francesi perché sicuramente non si fanno il bidet».

Al di là di questi argomenti poco politici rimane la tensione tra Italia e Francia. Un altro incidente che a 48 ore da quello sulla pizza Corona, il video offensivo andato in onda su Canal+ che ha provocato lo sdegno del governo e delle opposizioni. Fino allo stop della clip, tolta anche dal sito dell'emittente e la pace tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l'ambasciatore francese in Italia Christian Masset davanti a una pizza preparata da Sorbillo, nel locale al centro di Roma. Adesso ancora attriti, e forse ormai una pizza non basterà più.