la Repubblica, 10 febbraio 2019
Vialli corre per la presidenza della Samp
Galeotte potrebbero essere due frasi di Gabriele Gravina, il nuovo capo del calcio italiano, in merito al possibile ingresso di Gianluca Vialli nella famiglia azzurra e allo stato di salute del nostro pallone. A Vialli è stato proposto di diventare il capo delegazione della Nazionale, ruolo simile a quello occupato anni fa da un altro grande bomber del passato, Gigi Riva, posizione apicale con la suggestione di poter ricomporre una coppia da urlo con Roberto Mancini, gemelli del gol per 8 anni in gioventù con la maglia blucerchiata e ora tandem d’assalto per la rinascita dell’Italia, Gravina attende una risposta, «ma so che potrebbe diventare presidente di una squadra del nostro campionato». Indizio pesante, che si assomma a un’altra frase del presidente: «Il calcio italiano ha ritrovato appeal, presto potrebbero entrare fondi internazionali molto solidi sul piano finanziario». Magari americani, o australiani, o tutti e due, guardacaso fondi che, si dice, voce proveniente ieri da Londra, potrebbero essere interessati alla Sampdoria e rappresentati nella trattativa proprio da Vialli, che con la nuova proprietà diventerebbe il presidente manager, compito che, non lo ha mai nascosto, lo affascina di più del semplice (stressato direbbe lui) allenatore. Vialli in prima linea, assecondando uno dei suoi tre amori calcistici, l’inarrivabile (se si volesse comprare) Juventus, la simpatica ma piccola Cremonese e l’emergente e sana economicamente (tre anni consecutivi di bilanci in attivo, un allenatore come Giampaolo che genera bel calcio e plusvalenze, giovani interessanti in rosa e magari già prenotati come Andersen) Sampdoria, lasciata dal Vialli giocatore nel 1992, per andare a vincere in bianconero, ma sentimentalmente mai abbandonata, visto che continua ad essere uno degli idoli più amati dai tifosi caldi, come dimostrano i 15 minuti di applausi e cori vissuti di recente, nell’ambito di una gara casalinga, quando l’ex giocatore decise di rendere pubblica in un libro la sua tenace lotta contro il cancro.
Vialli sarebbe il benvenuto, garantirebbe con la sua acclamata immagine per la nuova proprietà americana, bisognerà vedere se il vulcanico Ferrero, discutibile nei modi e nelle dichiarazioni, ma abilissimo nella gestione del club, è d’accordo nel cedere la Samp, da lui valutata più di 100 milioni di euro. Di sicuro mercoledì a Londra ci sarà un incontro, per molti addirittura decisivo per capire la volontà di entrambi. Inizio di una rapida trattativa o rottura, Ferrero schiererà al completo i suoi uomini, fra cui i due vicepresidenti, il vicario Fiorentino, che curò l’acquisto della Roma da parte di Pallotta, e l’avvocato Romei, che qualcuno ipotizza potrebbe restare anche con la nuova proprietà.