la Repubblica, 10 febbraio 2019
Un parco divertimenti su Tex
Nel nome del padre, del figlio e del vecchio West. Nel nome di Tex Willer che, a dispetto dei suoi settant’anni, cavalca ancora che è un piacere. Ne ha fatta di strada l’epico ranger del Texas, cavaliere errante amico degli indiani e allergico ai soprusi. Ora quel mondo potrebbe uscire dalle pagine che odorano di fantasia e ricordi, per mostrarsi finalmente in tre dimensioni all’esercito di appassionati che dal 1948 ne alimenta il mito. In una vecchia cava di trachite della provincia di Padova troveranno posto gli accampamenti dei Navajo, il villaggio western, la vecchia missione messicana, le casupole del Pueblo di Taos e la casa di Kit Carson. Giorgio Bonelli, 65 anni, figlio del creatore di Tex, ha acquistato un’area di 23 ettari a Montegrotto con il progetto di erigere il Tex Willer World. «Mio padre Gianluigi mi ha reso la vita semplice grazie ai frutti della sua creatività. Io gli voglio dedicare questo tributo, a futura memoria», dice osservando con gli occhi di un bambino la mappa e la legenda che indicano come sarà allestito ogni singolo spazio. Non sarà un banale villaggio di cowboy, non è questo il principio che ispira questa avventura a metà tra amore filiale e senso imprenditoriale.
L’obiettivo è quello di far diventare realtà il mondo western pensato da Gianluigi Bonelli e disegnato da Aurelio “Galep” Galeppini, con il saloon, la stazione ferroviaria e la sacra laguna indiana. «Ecco lì ci faremo una piscina di 5 mila metri quadrati», spiega Giorgio, milanese, imprenditore in ambito turistico tra Brasile e Repubblica Ceca. Cosa leghi il patriarca del fumetto italiano, nato a Milano nel 1908 e morto ad Alessandria nel 2001, alla zona termale ai piedi dei Colli Euganei lo rivela proprio il figlio.«Mio padre si è innamorato di questa zona quando veniva a fare le cure alle terme. Ricordo che spesso osservava l’orizzonte. Quando ho visto la parete rocciosa che domina l’ex cava Bonetti ho pensato che questo era il posto giusto per il villaggio di Tex». Il terreno è stato acquistato per poco meno di due milioni di euro. Ora è iniziata la fase più delicata, quella della stesura di un progetto che possa combaciare con i vincoli ambientali imposti in quest’area inserita nel Parco dei Colli Euganei. Il Comune di Montegrotto è entusiasta ma sarà la Regione a dover dare l’ok finale. Tuttavia le soluzioni pensate per il parco tematico dove far rivivere le avventure di “Aquila della notte”, di Tiger Jack e del terribile Mefisto sembrano compatibili con il concetto di turismo esperienziale che proprio la Regione Veneto sta promuovendo da qualche anno.
«Il parco, che speriamo di ultimare entro il 2021, sarà aperto 24 ore su 24 e ci sarà la possibilità di dormire nel villaggio indiano, nel saloon o magari nell’ufficio dello sceriffo» fantastica Bonelli. «Il concetto è quello dell’albergo diffuso, con una grande piscina sotto la parete rocciosa e con la possibilità di fare passeggiate, equitazione e gare di paintball.Nel parco troveranno spazio anche una zipline e un percorso di canyoning. Ci saranno tre musei sulla storia di Tex e quindi anche di mio padre. Due uomini coraggiosi. Uno esisteva per davvero, l’altro era frutto della sua fantasia. Il loro spirito indomito e anarchico sopravviverà ancora a lungo».