La Stampa, 9 febbraio 2019
Salvini dà i voti a Sanremo
Matteo Salvini è tornato a casa dopo una giornata che definisce «delirante». Mangia troppo, tardi, disordinato e dorme 5 ore a notte. Si cucina pasta con il ragù confezionato e tonno fresco che gli ha portato un amico dalla Puglia. Tutto insieme? Sì e poi il cedro affettato con il miele sopra. «Buonissimo mi hanno garantito». Invece della musica di sottofondo, la tv accesa con Sanremo che va.
Ma lei sa di aver vinto a suo modo il Festival? Era il convitato di pietra, si parlava molto di lei.
(ride) «Ma se sono stonato come una campana! E poi stasera, venerdì, tradisco. Mi vedo il film di Raitre sulle Foibe perché domenica sarò a Trieste. Poi alle 11 di sera mi risintonizzo, tanto quello va lungo».
Pio e Amedeo parlavano di lei, e lei si è fatto la foto con loro alla tv. Le sono piaciuti?
«Sì, molto simpatici, mi hanno divertito».
E poi ancora su Twitter la foto di Baglioni di sfondo. Ma allora le piace?
«Ma è vero, quando c’erano i walkman, le musicassette io avevo Il meglio di Baglioni, l’epoca dei primi flirt a 15 anni. E tu, Sabato pomeriggio, Poster, Porta Portese».
E sentendoE tul’altra sera, con chi avrebbe voluto stare accoccolato ad ascoltare il mare?
«Con i miei due bimbi, è bello stare così, ogni tanto lo facciamo a Recco dove vado da quando sono bambino a mangiar focacce, era la casa dei nonni».
Sarà anche stonato come una campana però a Capodanno ha fatto il karaoke e ha cantato: «Una vita spericolata».
«Andiamo sempre lì con gli amici, a Bormio, ce la cantiamo».
Ma la sua vita è più spericolata oggi o quando ha preso la Lega morente ed è partito in tour per l’Italia?
«La vivo con intensità da almeno vent’anni, sono pericolosamente coerente. Le chiamo soddisfazioni».
Baglioni si è detto lusingato per avere una persona tanto illustre come spettatore. Claudio Bisio ha detto che lei è simpatico e che aPorta a Portainvitati da Vespa perBenvenuti al Sudlei ha fatto battute e ha lanciato il film. Non starà diventando troppo popolare?
«Macché... Io adoro Bocelli, la mattina quando mi alzo mi sento su YouTube Perfect di Ed Sheeran cantata da lui, una roba spettacolare quel duetto lì. Aver sentito Bocelli dire che siamo amici per me vale sei Festival. Baglioni è bravo, Bisio è simpatico, alcune canzoni per me sono fuori dal mondo ma è questione di gusti».
I suoi cantanti preferiti?
«Stasera ho visto che c’è Ligabue: ho seguito qualche suo concerto ai tempi del militare, sono passati venticinque anni. Poi la mitica Cristina D’Avena che ho ascoltato all’Alcatraz di Milano, e il grandissimo Enrico Ruggeri».
Questo Festival la diverte?
«Adoro la musica italiana è la mia preferita ed è sempre troppo poca, alcune canzoni mi piacciono ma non dirò mai quali, non voglio rovinare gli artisti che per il solo fatto di piacere a Salvini potrebbero avere problemi. Però Sanremo è Tenco, Morandi, Tozzi, ho sentito qualcuno che neanche conoscevo, ho chiesto a mio figlio».
Per esempio?
«Achille Lauro, il rapper, lo trovo terribile, allucinante. Invece mi piace Ultimo. Un Festival democratico».
C’è una canzone che ha segnato un momento importante della sua vita?
«Fin da giovanissimo ascolto De André, sono un appassionato e un cultore, quando devo rilassarmi da trent’anni c’è lui: Rimini, Verranno a chiederti del nostro amore, Via del campo. Opere d’arte. Tenco poi che è Sanremo e il ricordo di Mia Martini. Mia madre l’adorava e lei è stata trattata in modo terribile come Marco Masini. Anche se i riconoscimenti postumi mi danno fastidio».
Aspetta qualche appuntamento musicale più di altri?
«Il concerto di Vasco a San Siro è unico. E mi piacerebbe andare a vedere un’opera all’Arena di Verona, non mi è mai capitato fino ad oggi».
E Zucchero?
«Meno, non per sovranismo musicale, scelte»
Va ai concerti con suo figlio?
«Lui dice che ascolto musica da vecchio. Segue i rapper, Fedez».
Chi avrebbe voluto vedere sul palco?
«Ale e Franz, avrebbero detto la loro ma io non sono il direttore artistico».
Le piacerebbe?
«Assolutamente no, per qualche anno avrò altro da fare».