ItaliaOggi, 7 febbraio 2019
2020 Beethoven sarà ovunque
In Francia e all’estero, tutte le principali sale da concerto si stanno già preparando a celebrare i 250 anni dalle nascita di Ludwig van Beethoven (1770-1827) compositore, pianista e direttore d’orchestra tedesco. Da Bonn, la sua città natale, a Parigi, passando da Londra o Vienna, dove morì ed è sepolto, la concorrenza infuria per festeggiare l’autore delle musiche più suonate di tutti i tempi ancora nel 2018, secondo il sito Bachtrack, riportato da Le Figaro. Pullulano di iniziative teatri e case discografiche. A Bonn, città natale del compositore, la Società del Jubilé Beethoven ha previsto 365 giorni di eventi dedicati al genio musicale. Anche il Carnevale sarà dedicato a Beethoven.A dare fuoco alle polveri è stato il Théâtre des Champs-Élysées (Tce) con una email del 20 dicembre che annuncia un abbonamento lanciato sotto il nome in codice #LvB 250. Gli spettatori che prenoteranno prima del 25 febbraio riceveranno uno sconto sui concerti programmati intorno a Beethoven per la stagione 2019-2020: vale a dire le sinfonie complete con Andris Nelsons alla testa della Wiener Philharmoniker, i quartetti d’archi con il Belcea Quartet, i concerti per pianoforte e una serata di François-Frédéric Guy. «Questa sottoscrizione non soddisfa il bisogno di soldi», ha detto a Le Figaro, Michel Franck, il patron di Tce, «piuttosto, è il modo di dare una propria identità alla programmazione di Beethoven e lanciare i nostri abbonamenti».
Dal 2016, i teatri di tutto il mondo stanno lavorando duramente per anticipare quello che sarà uno degli anni più federatori della musica classica: i 250 anni dalla nascita del compositore tedesco. Quello di Beethoven si annuncia come un anniversario mostro, che rischia di provocare un ingorgo di iniziative in molte città europee, ma anche in giro per il mondo, da New York a Shanghai. L’ombra dei festeggiamenti per Beethoven si estende già sulle capitali e le grandi città del mondo intero.
A New York, la Carnegie Hall ha annunciato per la prossima stagione l’integrale di due sinfonie di Beethoven; una vedrà protagonista Yannick Nézet-Seguin (il nuovo direttore del Metropolitan Opera) e l’altra John Eliot Gardiner.
Vienna è uno degli epicentri dei festeggiamenti, e metterà a segno un bel colpo con una nuova produzione di Fidelio al Theater an der Wien, messa in scena da Christoph Waltz.
Per far aumentare la voglia di partecipare, teatri e manifestazioni hanno anticipato i propri porgrammi, anche per evitare sovraopposizioni. In Germania, qeusta stagione vedrà non meno di otto produzioni di Fidelio. Monaco consacrea a Beethoven buona parte della stagione della stagione della Primavera dele arti dal 15 marzo al 14 aprile. Il concerto d’apertura sarà la versione quasi integrale dei concerti suonati da François-Frédéric Guy. A Parigi, la Philarmonie ha cominciato, da gennaio, il ciclo integrale delle sonate per piano con Daniel Barenboim.
Parigi, con le sue molteplici sale da concerto intende posizionarsi come una delle città più beethoveniane riguardo i festeggiamenti. E in Francia ogni teatro ha programmato il meglio: Orchestra de La Scala, Orchestra di Vienna, Lso, Staatskapelle Berlin, la London Symphony Orchestra e una miriade di geni delle tastiere e dei violini. Anche la radio manderà in onda più Beethoveen. La Philharmonie suonerà un concerto dove Philippe Jordan ricostruirà il concerto del 22 dicembre 1808 a Vienna quando Beethoven presentò le prime della 5°e &° sinfonia, del 4° concerto per piano e della Choral Fantasy di quattro ore. Lo spettacolo sarà diviso in due giorni.
Inoltre, per non far sentire i giovani messi da parte entro il 2020 partirà l’operazione «Beethoven mio amico», che raccoglierà le testimonianze di 250 ragazzi che spiegheranno come sentono i valori di Beethoven.