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 2019  febbraio 07 Giovedì calendario

I 16 milioni di italiani con fobie da sporcizia

C’è chi si comporta in modo completamente indifferente e chi, al contrario, manifesta una vera e propria fobia. E poi ci sono le persone più equilibrate e quelle consapevoli dell’importanza di tenere la casa pulita. Sono questi i quattro identikit che mettono in rilievo il rapporto fra italiani e igiene, quando si tratta di rapportarsi ad animali infestanti. Ovvero a zanzare, vespe, blatte, cimici, topi e altri piccoli roditori. I profili sono stati messi a punto grazie a una recente indagine condotta da Doxa per conto di Rentokil Initial, leader mondiale nei servizi di derattizzazione, disinfestazione e igiene. Il quadro che emerge è un universo molto variegato, che mette però in evidenza un aumento delle ansie e delle preoccupazioni legate alla presenza di questi piccoli animali, e alla paura di contrarre infezioni o malattie proprio a causa della scarsa igiene di cui spesso sono sinonimi. Si va da chi non ha quasi alcun tipo di timore a chi sviluppa vere e proprie fobie che finiscono con il generare comportamenti maniacali in fatto di pulizia personale e degli ambienti. Ecco allora come vengono classificati gli italiani.
Gli indifferenti. Rappresentano il 14 per cento degli intervistati, pari a circa 6,2 milioni di persone, prevalentemente uomini che vivono nelle regioni del Nord Ovest, tra i 35 e i 44 anni, senza figli. Non temono insetti volanti o striscianti, ma si dimostrano più sensibili alla vista di ratti e topi. Si dichiarano più tolleranti della media in caso di incontri ravvicinati con insetti al ristorante o in palestra e non usano accorgimenti per prevenire l’arrivo di infestanti in casa. Non sono particolarmente attenti all’igiene sia in casa sia fuori – e, in generale, non temono il rischio di malattie.
I consapevoli. A questo gruppo a cui appartengono circa 9 milioni di italiani, il 22 per cento della popolazione intervistata. Si tratta in maggioranza di uomini nella fascia d’età 25-34 anni, con bambini sotto i dieci anni, residenti al Sud e nelle Isole. Per loro zanzare e blatte sono gli infestanti più sgraditi anche se il vero incubo sono ratti e topi. Questo gruppo è molto attento all’igiene personale e della casa, pur non evidenziando comportamenti maniacali.
Gli equilibrati. Sono quasi dieci milioni e mezzo di italiani (il 24 per cento della popolazione tra i 18 e i 70 anni). Sono sia uomini (49 per cento) sia donne (51 per cento), residenti nelle regioni del Nord Ovest e senza figli. Questo gruppo intende il concetto di igiene in modo più ampio: non si tratta solo di avere cura di sé e degli ambienti in cui si vive, ma anche di assicurare l’assenza di parassiti, insetti e infestanti in generale e la sicurezza degli alimenti.
I fanatici. Si tratta del gruppo più numeroso, costituito da 16 milioni e mezzo di persone, ovvero il 40 per cento degli intervistati. Si tratta in maggioranza di donne tra i 55 e i 70 anni che vivono al Sud e nelle Isole, con figli che hanno superato i dieci anni di età. Sono affetti da vere e proprie fobie, sono attenti a tutte le situazioni e temono la trasmissione di malattie e infezioni dappertutto. La loro lista degli infestanti più sgraditi è molto lunga: blatte, mosche, cimici, vespe, piccioni, topi, formiche, con picchi di vero e proprio terrore per ratti e topi. Temono la trasmissione di malattie e virus. Queste persone adottano diversi accorgimenti per tenere lontani gli infestanti e mantenere puliti tutti gli ambienti in cui vivono: monitorano il contenitore dei rifiuti, utilizzano zanzariere, controllano i letti, svuotano i cassonetti della spazzatura; evitano di lasciare all’esterno il cibo degli animali e utilizzano maggiormente un pulitore a vapore. Inoltre, quando incontrano insetti sgraditi, ricorrono immediatamente al servizio di disinfestazione.