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 2019  febbraio 07 Giovedì calendario

In mostra le ossessioni di Tracey Emin

Tracey Emin, la ragazza cattiva e maledetta dei Young British Artists, ora ha 55 anni ma sembra non sentirli, anzi, è rimasta sempre la stessa: disagiata, scossa, privatamente tormentata, pubblicamente scandalosa. C’è chi le rimprovera questa sua rinuncia a crescere, chi la ama perché lei, Emily, ha già detto chiaramente che non vuole cambiare e che non crescerà mai. E così l’ultima mostra dell’artista della periferia di Londra (Croydon), della paladina del meridione della capitale britannica, della musa della sponda sud del Tamigi, dove molti ricchi di Marleybone, Kensington e Notting Hill si vantano di non aver mai messo piede, continua a dividere pubblico e critici.
Titolo in linea con l’implacabile sturm und drang di Emin, “A fortnight of tears”, due settimane di lacrime, e dunque ecco pareti ricoperte di decine di selfie afflitti da insonnia («la morte prematura» a detta di Tracey), pianti, struggimenti notturni, tutti spietatamente raccolti con l’iPhone. L’altra parte della mostra non ispira di certo positività. Emin si dice ancora scossa dalla morte della madre (avvenuta nel 2016) e difatti c’è un video di lei che trasporta ossessivamente le sue ceneri in una scatola. In passato l’artista londinese ha subito violenze sessuali, un aborto, la scomparsa del padre.
Dunque la sua mostra alla White Cube Bermondsey di Londra prova a esorcizzare, a suo modo, tutti i suoi supplizi votati al martirio esistenziale. C’è la trinità della sofferenza I watched you disappear, I Was Too Young to be Carrying Your Ashes e You Were Still There, che interseca fantasmi, mestruazioni e figli perduti del passato, l’installazione sentimentale Not to love the person you are with is a crimee poi la scultura The Mother, "La madre”, scura e primordiale come la terra, tra le tante opere. Lo show è potente e merita una visita se non siete stanchi della solita Tracey. Che del resto, proprio qui vicino, con il suo vecchio Letto di alcol, cibo e preservativi usati straziato nella casa popolare di Waterloo, divenne famosa in tutto il mondo.