https://www.ilpost.it/2019/02/06/specialita-sci-differenze, 6 febbraio 2019
Le specialità dello sci alpino, spiegate
Indietro Avanti 1 di Indietro Avanti In questi giorni in Svezia si stanno disputando i Campionati mondiali di sci alpino. Fino al 17 febbraio verranno assegnate medaglie in tutte le specialità dello sci alpino maschile, femminile e misto, e per ora all’Italia sta andando molto bene. Chi frequenta con regolarità le piste o è appassionato di sport invernali conosce le differenze tra tutte le specialità di gara. Chi invece ha meno familiarità con lo sci può confondersi tra una gara e l’altra, dato che non sempre le differenze si notano così facilmente.
Per riconoscerle una volta per tutte, e magari anche per seguire meglio i Mondiali in Svezia — visti i risultati — in queste pagine sono illustrate brevemente le caratteristiche delle sei principali specialità dello sci alpino.
Discesa libera (Downhill)
È la disciplina più antica dello sci alpino, assieme allo slalom speciale e la più veloce di tutte. Nella discesa libera si scende lungo un tracciato che può arrivare a una lunghezza massima di circa 1.100 metri per gli uomini a di 800 metri per le donne. Il tracciato della discesa libera presenta dislivelli ed è delimitato da coppie di “porte” posizionate ogni 200 metri circa. Per questioni di sicurezza, negli ultimi anni i tracciati sono segnati anche da linee trasversali e longitudinali di colore blu che indicano meglio traiettorie e dislivelli. Nella discesa libera si scende seguendo solamente il percorso lineare segnato dalle porte. Sulle piste più veloci si toccano anche i 150 chilometri orari: proprio per le velocità raggiunte, in questa specialità si sono verificati fra i più gravi incidenti dello sci moderno. Le piste sono circondate da vari strati di reti di protezione.
Supergigante (Super-G)
È la seconda disciplina più veloce dello sci alpino e anche una delle più recenti. Fu introdotta dalla federazione internazionale nel 1982 ed è uno slalom. Si disputa lungo un tracciato delimitato da coppie di porte e segnalato da linee trasversali e longitudinali blu. Si viene squalificati se nella discesa si manca anche solo un passaggio tra le porte. Rispetto alle altre due specialità dello slalom, il supergigante presenta curve molto più ampie e quindi si percorre con maggior velocità, infatti viene disputato sulle stesse piste utilizzate per le discese libere.
Slalom speciale (Slalom skiing)
Nello slalom speciale, di norma chiamato solamente slalom, gli sciatori devono scendere lungo un percorso facendo lo slalom tra i pali snodati posti uno dopo l’altro in rapida successione lungo l’intero tracciato, fino al traguardo. Nello slalom i pali vengono toccati durante i passaggi e quindi gli sciatori usano protezioni apposite per mani, gambe e volto. Nello slalom raramente si superano i 35 chilometri all’ora di velocità. Oltre alle caratteristiche che lo rendono una specialità tecnica e non di velocità, di norma lo slalom si disputa in due manche: vince chi ottiene il tempo di discesa più basso in assoluto. Ogni passaggio mancato tra i pali corrisponde a una penalità sul tempo.
Slalom gigante (Giant slalom)
Fu introdotto dalla federazione negli anni Cinquanta. Le curve del tracciato sono più ampie rispetto allo speciale e non sono segnalate dai pali ma da porte. Non richiede protezioni, se non quelle standard, perché le porte vengono toccate più di rado. Lo slalom gigante è quindi più veloce dello slalom speciale, poiché le sue curve hanno un raggio maggiore, ma meno veloce e più tecnico del supergigante.
Combinata (Alpine skiing combined)
È stata introdotta dalla federazione negli anni Settanta e combina una prova di discesa libera a una delle altre tre. Vince chi ottiene il tempo di percorrenza più basso sommando le due prove. Esiste anche nella variante della supercombinata, introdotta nel 2005: è composta da una breve discesa libera e da una sola manche di uno dei due slalom. Entrambe le prove si disputano nella stessa giornata.
Slalom parallelo (Parallel slalom)
È una gara in cui due sciatori scendono in contemporanea l’uno contro l’altro su brevi percorsi a slalom paralleli. È una specialità minore e molto più breve delle altre. Si disputa saltuariamente dagli anni Settanta.