ItaliaOggi, 6 febbraio 2019
Abiti che cambiano colore con un click, per ora è realtà nell’esercito russo
L’innovazione, come spesso accade, arriva dalla ricerca in ambito militare. Ma la nuova tecnologia sviluppata in Russia, in prospettiva, può rivoluzionare il mondo della moda e della pubblicità. Roselectronics, società che fa parte del colosso statale Rostec, ha per le mani un tessuto speciale fatto di un materiale che, attraverso un controllo elettronico, può cambiare colore. E la società, come ha spiegato l’agenzia Tass, sta valutando la possibilità di produrre abiti con questo materiale. Un materiale sviluppato in un primo momento come rivestimento mimetico a servizio dell’esercito: ma la sua versatilità a livello cromatico può essere molto interessante per l’industria della moda, ma anche per la creazione di supporti pubblicitari dinamici.Questa tecnologia, ha ricordato l’agenzia russa, è stata sviluppata su richiesta del ministero della difesa nel centro di ricerca tecnologica Tekhnomash. «Al momento, l’istituto sta esplorando la possibilità di utilizzare il materiale nell’industria civile, sviluppando nuovi prototipi di prodotti, soprattutto nell’abbigliamento», ha confermato alla Tass un rappresentante di Roselectronics. «Questa innovazione può essere molto richiesta dalle industrie civili, perché può far cambiare colore e grafica ai vestiti in base ai desideri del cliente».
La società, nel corso del forum militare internazionale Army-2018, aveva mostrato il funzionamento di questo tessuto speciale, capace di cambiare colore a seconda della superficie che deve essere mimetizzata e dell’ambiente circostante. Il rivestimento, infatti, può imitare situazioni realistiche, promuovendo nei fatti la mimetizzazione, come le foglie che ondeggiano al vento. Alla fiera era stato messo in mostra anche un elmetto militare la cui copertura, fatta con questo materiale speciale, cambiava colore attraverso un controllo elettronico: praticamente un casco invisibile. Questo sistema mimetico, piuttosto complesso, sarà utilizzato come equipaggiamento dei soldati russi: non solo per il proprio abbigliamento, ma anche per camuffare veicoli da combattimento o strumentazioni alloggiate all’esterno.
«Ma i campi di impiego di questo materiale», ha detto il numero uno di Rostec, Sergei Chemezov, «sono molto più ampi e in futuro potrebbero trovare utilizzo in svariati campi: abbigliamento, armi, equipaggiamento per il combattimento».
Un’innovazione camaleontica, che potrebbe portare a un’ondata di novità nell’industria tessile e della moda.