Il Sole 24 Ore, 5 febbraio 2019
Bill Gross si ritira, finisce l’epoca del re dei bond
Talento, rigore e follia creativa. «Sono una persona competitiva. Mi piace quando raggiungo i rendimenti migliori del mercato». Il re dei bond Bill Gross a 74 anni ha annunciato che andrà in pensione. Mezzo secolo in prima linea nei mercati finanziari di cui è diventato una specie di ispiratore e guida. Le sue lettere mensili sono studiate come Vangelo dagli investitori in cerca di direzione. William Hunt Gross da marzo lascia il trading e finalmente potrà dedicarsi a tempo pieno alle sue passioni. Lo yoga e la meditazione trascendentale. La raccolta di opere arte. Il collezionismo di francobolli, di cui è uno dei maggiori al mondo.
Nel 2014 fece rumore quando decise di lasciare Pimco, la più grande società di investimento nel reddito fisso di cui era stato cofondatore nel 1971 e artefice della crescita ai vertici globali. Il Pimco total return fund che ha creato nel 1987 è diventato il primo fondo obbligazionario mondiale con 300 miliardi di asset gestiti e un rendimento annualizzato del 7,8%, al suo picco nel 2013. «Nessun fund manager è riuscito a far soldi come Bill Gross», scriveva Mornigstar che qualche anno prima, nel 2010, lo aveva premiato miglior gestore del decennio. Se ne andò sbattendo le porte da Pimco al termine di uno scontro con l’allora ceo Mohamed El-Erian. Lasciò un fondo che valeva 270 miliardi e passò a Janus Henderson, portando 700 milioni in dote dal suo patrimonio personale. Da Janus non riuscì a ripetere le performance stellari degli anni d’oro, con rendimenti scesi attorno all’1%. «Se guardo indietro – ha detto di recente in un’intervista su Bloomberg – non posso essere soddisfatto del rendimento degli ultimi quattro anni. Forse avrei dovuto muovermi meno». Ma è difficile per uno abituato a scalare le montagne accontentarsi a pedalare in pianura. Una delle grandi scommesse perse nell’ultimo periodo è stata quella di puntare sulla convergenza dei rendimenti tra Bond Usa e Bund a 10 anni nel momento sbagliato. In ogni caso, il ceo di Janus Dick Weil, ha paragonato l’annuncio del ritiro di Gross all’addio dai campi di gioco del quarterback Peyton Manning, stella del football americano, più volte vincitore del Super Bowl: «Il suo talento ha cambiato il modo di giocare».
Bill Gross ha cominciato quasi per caso a lavorare come gestore nel reddito fisso, il primo lavoro che ha trovato dopo la fine degli studi a Los Angeles nel 1971 con Pacific Mutual Life Insurance. Originario dell’Ohio, ha fatto la guerra in Vietnam. Da giovane aveva la passione per il gioco d’azzardo. La leggenda narra che i 10mila dollari per pagare la retta al primo anno di Mba li conquistò sui tavoli di gioco a Las Vegas da 200 dollari iniziali.
Leggendario il suo regime semi monastico da trader. Sveglia ogni giorno alle 4.30 di mattina, per essere pronto a fare trading quando aprono i mercati in Asia. E poi lo yoga alle 8.30 del mattino nella palestra dell’hotel Marriott, dall’altra parte della strada. «Quando fai yoga e mediti ti arrivano endorfine, energia nuova, ottieni spazio libero nella mente e all’improvviso ti vengono in mente idee semplici che ti possono dare la marcia in più».
Proprio durante una seduta di yoga ebbe l’idea di inviare a diversi analisti, in varie città americane, una finta richiesta di informazioni sulle obbligazioni immobiliari. Le risposte furono evasive. Il guru dei bond ebbe la conferma che qualcosa di grosso stava per arrivare. Così decise di uscire da tutti gli investimenti immobiliari e salvò Pimco dalla crisi subprime.
Il re dei bond continuerà a gestire in prima persona il suo patrimonio e la sua charity da 390 milioni di dollari, la William, Jeff and Jennifer Gross Family Foundation, che solo nel 2018 ha donato 21,4 milioni. Di sicuro avrà più tempo per praticare lo yoga e la meditazione trascendetale. Il suo segreto per vivere meglio.