ItaliaOggi, 5 febbraio 2019
Prima vittima della crisi diesel. Fonderie du poitou: amm.ne controllata
È la prima vittima ufficiale del calo delle vendite di veicoli diesel in Europa. La Fonderie du Poitou Fonte (Fpf) è stata messa in amministrazione controllata dal tribunale di Poitiers. L’azienda ha dovuto fare i conti con il calo drastico degli ordini di blocchi-motori in ghisa (-40% nel secondo semestre 2018), e quindi della produzione, per la fine annunciata dei motori diesel. Situazione peggiorata per lo stop dell’attività di Renault (suo principale cliente con il 60% della sua attività) con l’Iran dopo che sono state ristabilite le sanzioni Usa, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Sul fronte dell’occupazione sono 35 mila i posti di lavoro a rischio in Francia per il calo delle vendite dei motori diesel, dei quali 15 mila nel breve termine, secondo quanto riportato da Le Figaro. La Fonderie du Poitou Fonte (Fpf) è la prima concretizzazione. Con una capacità produttiva di 80 mila tonnellate di ghisa l’anno, dà lavoro a 408 dipendenti e nel 2017 ha fatturato 91 milioni di euro.La società britannica Gfg sembra interessata. Gfg, di proprietà della famiglia indiana Gupta, è specializzata nell’alluminio e adesso vuole svilupparsi a valle: a maggio 2018 ha acquistato Ar Industries che fabbrica cerchioni in alluminio e l’offerta per Fpf va in questa direzione: sono due siti creati da Renault sulla base di una unica entità. E l’azionista di Fpf lavora su un progetto di riunificazione dei due siti. Gfg ritiene che la scomparsa della ghisa rischi di rendere più difficile la ripresa di redditività della parte alluminio. Intanto, il ceo Philippe Baudon ha fatto sapere che Gfg sta studiando il dossier senza però stimare quanti dipendenti potranno essere riassunti.