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 2019  febbraio 04 Lunedì calendario

SE QUESTE SONO LE CAT-ASTROFI - IN RUSSIA TUTTI PAZZI PER VIKTOR, IL GATTO A CUI AEROFLOT HA IMPEDITO DI VOLARE PERCHÉ OBESO: IL PADRONE, CON UNO STRATAGEMMA RIESCE A PORTARLO A BORDO E SCATTA UNA SERIE DI FOTO, RIVELANDO COME È RIUSCITO A ELUDERE I CONTROLLI – LA COMPAGNIA AEREA SI INCAZZA, PUNISCE IL PADRONE E SI SCATENA L’INFERNO CON VIKTOR CHE DIVENTA EROE NAZIONALE – E SUL CASO È DOVUTO PURE INTERVENIRE IL CREMLINO… -

Sotto i cieli nuvolosi che ricoprono la terra russa, all' aeroporto di Mosca, al trentaquattrenne Michail Galin, in partenza per la Siberia, l' hostess della compagnia Aeroflot ha chiesto di pesare il bagaglio a mano, per riferirgli subito dopo che eccedeva di due chili e sarebbe finito in stiva.

Ma nella borsa c' era il suo fedele e obeso gatto Viktor e Michail non avrebbe mai abbandonato il suo amico al destino da deposito bagagli che lo attendeva. Così il proprietario del felino ha deciso di perdere il volo, prenotare il successivo, rifare i controlli con una controfigura, un doppelganger, un sosia smilzo: il magro gatto Phebe, prestatogli rocambolescamente da un' amica. Poi ha lasciato Phebe alla legittima proprietaria, ha sostituito Viktor nella borsa e ha imbarcato il suo animale, buggerando le regole della compagnia Aeroflot.

La storia sarebbe finita lì se Michail non fosse vissuto nell' era di Instagram. Uno scatto mostrava al mondo Viktor mentre guardava le nuvole fuori dal finestrino in aereo e centinaia di persone hanno letto di come era riuscito furbescamente ad imbarcarsi. Tra loro anche gli impiegati dell' Aeroflot, che presto hanno sanzionato il proprietario, sottraendogli le sue trentasettemila miglia di bonus accumulati per sconti aerei. Milioni di click dopo, è stata questa la mossa che ha dato inizio alla saga del felino virale. Qui segue la storia (vera) del tentato dirottamento di un gatto volante, grosso e grasso, e forse dell' anima della Federazione che abita.

Sul web è stato subito un non complesso schierarsi di fazioni: supporto e solidarietà al proprietario punito dall' Aeroflot e anatemi contro la compagnia di bandiera, già fiore all' occhiello dei sovietici, gestita dal suocero dell' ex presidente Boris Yeltsin fino al 2009 e ora nelle mani di Vitaly Savelyev, amico del presidente Vladimir Putin.

Veloce come il boeing dove gli volevano impedire di viaggiare, il gatto è diventato meme condiviso, soggetto adamantino da social media, protagonista di commenti in sequenza chilometrica, fonte d' ispirazione di aforismi profondi degli utenti: "Il grasso non è un crimine". Icona anomala contro l' ingiustizia da milioni di fan: "Siamo tutti Viktor". "Viktor Vola". "Aerogatto".

È la vittoria di Viktor il grasso contro il colosso aereo per la santa alleanza trasversale tra felini e umani nel Paese dove nel 60% delle case c' è un gatto. La Russia è la nazione con più felini domestici al mondo, riferiscono statistiche di oscure fondazioni capaci in maniera misteriosa di contare i gatti pro capite. Inammissibile quanto imprevedibile, la controversia è diventa centrale per settimane nel dibattito dell' opinione pubblica slava.

Uno stormo di penne della stampa cirillica si è occupata dei branchi di felini presenti nella storia della nazione, sono state rispolverate pagine maestose della letteratura russa del Novecento.

Nei talk show: "Perché i russi amano i gatti?". Rispondono esperti: "Perché incarnano tradizione e saggezza del nostro popolo". Sono utili: i gatti proteggono il prestigioso museo dell' Hermitage a Pietroburgo. È uno sciorinare di certezze chiave: "I gatti sono amici degli umani". Si cercano risposte definitive nella scienza, in un proliferare propizio di opinioni sui benefici della vita domestica condivisa con la presenza pelosa.

Viktor, il gatto, diventa l' eroe nazionalpopolare a quattro, molli zampe che tutti vorrebbero tirare per il cicciuto collo. Omaggi alla sua bellezza sovrappeso: sul quotidiano Izvestia cominciano a scrivere che "grasso è bello".

Ripreso in ogni posizione per mostrare alle telecamere la sua maestosità adiposa, una sagoma di pelo grigio e lardo, il gatto è finito su quasi ogni canale russo. Lunghi minuti di inchieste ai microfoni dei giornalisti: Signor Galin, cosa mangia Viktor? È un gatto pulito, si lava? Dorme bene "dopo tutto quello che è successo"? Viktor è felice? Mentre il proprietario parlava a reti unificate, il micio Viktor per tutto il tempo è rimasto muto e probabilmente incosciente della sua fama non richiesta in inspiegabile espansione.

Per un' indignazione collettiva palesata in dimensione minore contro le istituzioni per sanzioni economiche, scandali, corruzione, Viktor ha ottenuto regali da aziende private, come cibo gratis a vita. Al suo proprietario sono stati regalati gli stessi chilometri che la compagnia aerea gli aveva sottratto da una società privata di taxi. Un trattamento da star è stato promesso dal dipartimento turistico della Repubblica del Tatarstan, che in via ufficiale ha invitato la coppia a visitare la capitale Kazan.

Viktor contro Aeroflot. "Il governo si rifiuta di reagire alla situazione!". Il portavoce del presidente Putin, Dimitry Peskov, interpellato per sciogliere il veemente dilemma animalesco, assaltato da interrogativi di giornalisti impavidi in conferenza stampa ufficiale, ha dovuto rispondere: "Io non credo che il Cremlino debba o possa in qualche modo commentare la situazione del gatto in aereo", ammettendo infine che "il Cremlino non si occupa di gatti".

La ballata di Viktor è proseguita oltre confine. "I grassi hanno diritto di volare": c' è stato anche lo sberleffo delle compagnie aeree straniere, dall' Air France all' Egypt Air, con foto annesse dei loro gatti viaggianti in costume nazionale, adagiati comodi nelle poltrone. Tentando di ignorare la notizia, per cedere poi alla calamita degli hashtag, del grassume del quadrupede hanno scritto Bbc, Washington Post, New York Times, Cnn, The Guardian.

È una "cat-catastrofe" sul Daily Mail. Dell' insostenibile pesantezza di Viktor infine scriviamo anche noi. Il mogio felino pesante ha continuato ad essere tema dell' annoso dibattito fino a che la ruggine del web non stava per seppellire l' argomento. Il taciturno Viktor poteva finalmente riposare in un meritato cono d' ombra.

Quando si pensava che fosse iniziato il suo letargo mediatico il silenzio sull' animale è stato rotto proprio da Ria Novosti, agenzia stampa del Cremlino. Un dispaccio di fine gennaio annuncia che presto sta per ricominciare tutto: "Viktor deve tornare a volare e si è messo a dieta".