Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  febbraio 03 Domenica calendario

L’Emirato che guarda a Occidente

Nel puzzle delle alleanze occidentali in Medio Oriente gli Emirati Arabi Uniti sono il tassello più sicuro. La federazione di sette Stati si regge sul dualismo fra Dubai e Abu Dhabi, le due città più importanti. La prima è stata trasformata da villaggio di pescatori ed ex pirati in un hub commerciale e finanziario, che verte su gigantesco aeroporto, con 90 milioni di passeggeri all’anno e destinazioni in tutto il mondo. Questo ne fa un luogo tollerante nei costumi e nei confronti delle altre religioni, considerando che il 90 per cento della popolazione è costituita immigrati, soprattutto asiatici, e che il sistema legale è un misto di sharia e codice britannico. Abu Dhabi, dalla società più conservatrice, resta il centro politico e militare, imperniato sull’alleanza con gli Stati Uniti, rafforzata sotto la guida del principe ereditario Mohammed bin Zayef. La base di Al-Dhafra, 30 km a Sud della capitale, ospita 3.500 soldati americani ed è la retrovia logistica per la guerra in Afghanistan e il contenimento dell’Iran. L’incredibile sviluppo, a suon di record come il grattacielo più alto al mondo e un Pil pro capite di 40 mila dollari all’anno, è stata favorito dal petrolio, 3 milioni di barili al giorno, e dalla stabilità. Gli Emirati sono rimasti fuori dalle guerre che hanno indebolito i rivali, a cominciare dal Libano negli Anni Settanta. In più Abu Dhabi e Dubai hanno un vantaggio rispetto ai concorrenti nel Golfo. L’Arabia Saudita produce più greggio ma ha il triplo della popolazione e non può ospitare soldati occidentali. Lo vieta un hadith, un detto del Profeta: «Espellete ebrei e cristiani dalla penisola arabica». Le coste del Golfo non sono però considerate «penisola arabica», e per questo le truppe americane dal 2003 si sono spostate negli Emirati Arabi e nel Qatar. Quest’ultimo è legato agli Usa ma troppo vicino alla Fratellanza musulmana e poco disposto a normalizzare i rapporti con Israele. Dubai e Abu Dhabi restano insostituibili.