Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

La spesa militare mondiale ha raggiunto i 1.739 miliardi di dollari, il livello più alto dalla fine della Guerra fredda, pari al 2,2 per cento del Pil globale o a 230 dollari pro capite. La stima arriva dall’ultima pubblicazione di Sipri (Stockholm International peace research institute), secondo la quale sono aumentati il numero, la complessità e la letalità dei conflitti armati e in gran parte del Medio Oriente, dell’Africa e dell’Asia meridionale si assiste a violenze prolungate e sconvolgenti.Dati che provano come il commercio di armi delle grandi potenze non conosce declino. A dimostrarlo è anche la prima visita di Emmanuel Macron in Egitto da quando è presidente. Pochi giorni fa il leader francese si è presentato da Al Sisi come paladino dei diritti umani. Tuttavia, mentre in una mano teneva la lista dei dissidenti incarcerati nell’altra aveva pronto un assegno da un miliardo di euro per sostenere le riforme del generale. E tra gli investimenti in infrastrutture ferroviarie e stradali non ha escluso la vendita di nuovi aerei da caccia Rafale.