https://www.lettera43.it/it/articoli/media/2019/02/01/maria-giovanna-maglie-rai/228701/, 1 febbraio 2019
DUOMO POLITIK - MANAGER DISPERATI A MILANO: LE ESCORT INCROCIANO LE GAMBE, LE LAVANDERIE CINESI CHIUDONO. E LE MOGLI NON VOGLIONO S…TIRARE - TE LO DO IO LO SMART WORKING: ALLE ASSICURAZIONI GENERALI SI FA 3 GIORNI SU 5. COSÌ GLI ALTRI 2 UNO PUÒ INFETTARSI LIBERAMENTE. IL MOTIVO? I SERVER NON SONO ABBASTANZA POTENTI - PARTE DELLA SINISTRA AMBIENTALISTA GIOISCE DEL VIRUS - MATTINZOLI HA INCONTRATO ANCHE I VERTICI DI FORZA ITALIA? - SALA RINVIA LE NOMINE - SE L'INTER PIANGE, IL MILAN NON RIDE -
Altro che telelavoro. A Milano è tutto un gran parlare dello smart working (ovvero che uno sta in pigiama a fare quel che fa in ufficio). Tuttavia non è mica vero che le grandi aziende sono pronte. In Generali, ad esempio, è arrivata una circolare interna nella quale si invitano tutti a usare il cellulare e non skype per le teleconferenze e autorizza il telelavoro per tre giorni su cinque. Così uno può andare ad infettarsi a Milano e poi tornare a casa a contagiare moglie e figli. Il motivo? E' scritto nero su bianco: i server non sono abbastanza potenti per sostenere le connessioni da remoto di tutti i dipendenti...
A Milano i manager sono disperati! Non tanto per il fatto che le escort hanno deciso di incrociare le gambe (che già, per molti, è un dramma). Ma perché non sanno più dove andare a farsi lavare e stirare le camicie. Quasi tutte le lavanderie cinesi hanno deciso di abbassare le serrande, e le mogli non ci sentono a riprendere in mano il ferro da stiro (da smart working a iron working).
E così la giunta di Regione Lombardia è risultata negativa al tampone dopo il contagio dell'assessore bresciano Mattinzoli. Chissà se - come Dago-rivelato - oltre a Patuanelli il responsabile delle attività produttive lombardo ha anche incontrato lo stato maggiore di Forza Italia, nella sua visita romana, e soprattutto il suo main sponsor, che l'ha imposto alla giunta di Fontana, ovvero Mariastella Gelmini. Tampone per tutti?
Tra un virus e l'altro, Beppe Sala ha dovuto rimandare le nomine di A2A e ATM alla prossima settimana. Dubbi sulle candidature oppure poco tempo per ragionarci su? Di certo è in bilico Renato Mazzoncini alla guida della società energetica. Brescia lo vuole a tutti i costi, ma il "saggio" Gherardo Colombo pare che stia facendo fuoco e fiamme per i due procedimenti giudiziari aperti per l'ex numero uno delle Ferrovie.
Il calcio ribolle per lo scippo all'Inter, ma il Milan non se la passa meglio. Il virus cinese ha infatti fermato ogni tipo di discussione sul nuovo stadio, e anche gli incassi nel vecchio sono pari a zero. Questo sconvolgerà i piani di Elliot? Forse sì, visto che - tra una incertezza e l'altra - è passato un anno e ancora non si sono visti passi in nessuna direzione.
Una parte della sinistra ambientalista milanese riesce a gioire del virus! Elena Comelli, rappresentante di SinistraxMilano, gli ex orfani di Pisapia, scrive su Facebook che "con meno auto in giro l'aria di Milano diventa quasi respirabile". Per Elena Grandi, capa dei Verdi "Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna devono IMMEDIATAMENTE e DRASTICAMENTE ridurre lo smog per salvare popolazione da complicazioni correlate al cocktail Smog - CoronaVirus Influenzale - Freddo".
In consiglio regionale lombardo abbondano gli ipocondriaci. Si racconta di capogruppi di partiti di maggioranza che telefonano al governatore per chiedere che la giunta arrivi con le mascherine alle riunioni. Alla fine, hanno vinto gli "ipo": il consiglio regionale non è stato convocato e - almeno per una settimana - i politici lombardi possono provare a stare tranquilli.