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 2019  febbraio 01 Venerdì calendario

Una nuova sindrome nelle ambasciate di Cuba

Nuovo capitolo della misteriosa sindrome che colpisce le ambasciate a Cuba. Prima c’è stato il fenomeno degli attacchi acustici di cui sarebbero rimasti vittime diversi diplomatici americani nell’isola caraibica e ora ad esserne affetto è il personale canadese. Tanto che Ottawa ha deciso di richiamare in patria la metà del suo staff diplomatico a l’Avana dopo aver riscontrato i sintomi di un oscuro malessere su un altro dipendente. Il Canada ha confermato 14 casi di cittadini colpiti da inspiegabili problemi di salute come giramenti di testa, insonnia, perdita di udito e nausea durante l’uso del computer dai primi mesi del 2017 (l’ultimo in ordine di tempo due giorni fa). Gli stessi sintomi che avevano già colpito almeno 26 membri del personale della rappresentanza Usa nella capitale cubana dall’autunno del 2016. Ottawa avrà ancora un ambasciatore a l’Avana, e i funzionari spiegano che i servizi consolari continueranno ad essere disponibili. Tuttavia è probabile una revisione degli altri programmi nel corso delle prossime settimane. Josefina Vidal, ambasciatrice cubana in Canada, ha detto che il suo governo considera la mossa dell’esecutivo canadese «incomprensibile», ma che il suo paese «rimane impegnato a mantenere il buono stato delle relazioni bilaterali».
Secondo Vidal la riduzione dello staff «non aiuterà a trovare le risposte ai problemi di salute dei diplomatici canadesi», ma aiuterà «coloro che negli Stati Uniti usano questo problema per attaccare e denigrare Cuba». L’amministrazione americana ha temuto sin dall’inizio che si trattasse di un attacco compiuto da agenti del regime ma le indagini, comprese quelle su una fantomatica arma a microonde per provocare danni all’udito, non hanno portato finora ad alcun risultato. Il ministero dell’Interno de l’Avana ha risposto che «Cuba non ha mai permesso né permetterà che il suo territorio venga usato per azioni contro diplomatici accreditati», tuttavia lo scorso ottobre il presidente Donald Trump ha ordinato l’espulsione di una decina di diplomatici del paese per rappresaglia. I misteriosi attacchi hanno fatto precipitare le relazioni tra Usa e Cuba dopo il processo distensivo avviato da Barack Obama e Raul Castro nel 2015. Il dipartimento di Stato americano sospetta che dietro tali attacchi ci sia un terzo paese, tanto che il segretario di stato, Mike Pompeo, ha annunciato la creazione di una task force per coordinare la risposta coinvolgendo anche altre agenzie governative di Washingotn. Qualcosa di simile, tuttavia, è accaduto anche in Cina nel giugno scorso, quando Foggy Bottom ha rimpatriato diversi dipendenti dalla città cinese di Guangzhou per curare una misteriosa malattia simile a una lesione cerebrale. A tentare di fornire una spiegazione al misterioso fenomeno a Cuba sono stati poi tre scienziati (uno britannico, uno americano e uno canadese), secondo cui i misteriosi attacchi potrebbero essere in realtà provocati da suoni prodotti da un grillo presente nelle zone caraibiche, lo Anurogryllus celerinictus. Si tratta di una specie che frinisce con una frequenza persistente e acuta, dando agli umani la sensazione di un suono intenso, paragonabile a quello registrato dal personale diplomatico. Questo tuttavia non significa che non sia stato condotto un attacco mirato, ipotesi che rimane la più accreditata, nonostante le smentite dell’Avana, tra le intelligence occidentali. Specie dopo i nuovi casi di cui è stato vittima il personale canadese.