Il Sole 24 Ore, 31 gennaio 2019
Giochi Preziosi si quota in Borsa
Entra nel vivo la quotazione del gruppo Giochi Preziosi. Proprio in questi giorni si starebbero definendo, secondo le indiscrezioni, le modalità dell’offerta per l’azienda fondata da Enrico Preziosi. Al lavoro è l’advisor Rothschild e il consorzio di banche composto da Banca Imi, Banca Akros, Barclays e Jefferies.
Il flottante dovrebbe infatti assestarsi attorno al 40-45% con un’offerta che dovrebbe essere dedicata quasi esclusivamente ai fondi istituzionali. L’operazione dovrebbe inoltre essere mista: in maggioranza con una vendita, ma anche con una parte in aumento di capitale per raccogliere risorse per la crescita.
La tabella di marcia e la tempistica dovranno invece essere confermate dalla condizione dei mercati dei prossimi tre mesi, prima quindi delle elezioni europee. In linea di massima, si potrebbe prevedere l’inizio del road show ai primi di marzo e un debutto a Piazza Affari nel mese di aprile.
Si tratta di un nuovo tentativo di Ipo per Giochi Preziosi che aveva già provato nel 2007, tranne poi far entrare nell’azionariato i fondi di private equity. Nel 2018 Giochi Preziosi ha archiviato un fatturato attorno ai 500 milioni con un Ebitda di 63 milioni. Tuttavia in Borsa faranno da benchmark i numeri previsti a fine 2019, che evidenzierebbero un giro d’affari e un margine operativo lordo in crescita con una posizione finanziaria netta negativa per circa 83 milioni. L’azienda è stata razionalizzata e separata dalla parte retail, ceduta ad Artsana l’anno scorso.
La quotazione dovrà guardare, in termini di multipli, a società quotate sui mercati americani. Tre nomi su tutti: Spin Master (quotata alla Borsa canadese di Toronto con una capitalizzazione di 4,2 miliardi), Mattel (quotata a Wall Street con una capitalizzazione di 4,2 miliardi di dollari) e Hasbro (quotata sempre a New York con una capitalizzazione di 11,4 miliardi). In Europa non ci sono società del settore quotate. I multipli a cui quotano i gruppi americani variano attorno alle 10-14 volte. In base a queste indicazioni, la valutazione di Giochi Preziosi potrebbe aggirarsi sugli 800 milioni di euro sui dati di fine 2019, anche se c’è da dire che Mattel, Hasbro e Spin Master sono gruppi globali e con business differenti, mentre Giochi Preziosi ha dimensioni meno estese e più locali e quindi questi multipli saranno da verificare.
Giochi Preziosi può contare su una presenza in Europa (con filiali in Spagna, Francia e Regno Unito) dove è uno dei maggiori operatori nella distribuzione di giocattoli: sia prodotti propri sia di terzi. Il settore del giocattolo è stabile, ma bisogna essere dinamici nel seguire le mode. A livello globale, il 2018 è si è dimostrato un anno difficile. Secondo Npd Group, concentrandosi sull’Europa, il mercato ha visto una flessione del fatturato del 4%. La performance italiana è stata migliore, sebbene con leggero calo: il fatturato nel 2018 chiude con un andamento del -1% rispetto al 2017. Guardando alle categorie del settore, il 2018 è stato l’anno delle Playset Dolls, trainate da Lol Surprise!, brand di enorme popolarità, in Italia distribuito da Giochi Preziosi. Le crescite di questo segmento hanno portato la categoria Dolls a essere la più importate per giro d’affari, rappresentando il 19,3% del mercato.
Giochi Preziosi diventa così la seconda azienda, dopo Nexi (maggiore quotazione del 2019), che proverà a sbarcare a Piazza Affari entro aprile, prima delle elezioni europee, periodo in cui le Borse potrebbero soffrire della volatilità causata da fattori macroeconomici e politici.