La Stampa, 31 gennaio 2019
Asia Argento sceglie la musica
Lei si chiama Asia Argento e non ha bisogno di presentazioni, loro si chiamano Indochine e in Francia sono un’icona della musica pop-rock. Insieme hanno cantato una canzone che si intitola Gloria, uscita nel 2017 in lingua francese e adesso in una nuova versione italo-francese per l’Italia. «Gli Indochine sono una band dalle sonorità rock con contaminazioni elettroniche Anni 80 - ce li presenta Asia -. Per longevità, li avvicinerei ai Depeche Mode. I loro testi, i loro messaggi sono profondi e non conoscono confini. Grandi musicisti che dal vivo sanno coinvolgere 20-30 mila persone, anche grazie a un grande senso estetico. E non solo in Francia: sono un fenomeno anche in Sudamerica».
Non però in Italia, anche se va detto che musicalmente tra i due Paese non c’è mai stata grande compenetrazione. Tant’è che, se chiediamo al frontman Nicola Sirkis se ci sia un artista o gruppo italiano a cui possono essere assimilati, confessa: «Non conosco gruppi che facciano rock in Italia, ho l’impressione che ci sia tanto hip hop come in Francia. Noi siamo nati negli Anni 80 e diventati grandi in tutti i Paesi francofoni, non so se si possano fare paragoni con realtà italiane.... Io conosco solo Adriano Celentano». Nicola non sapeva nemmeno dell’esistenza di Gloria di Umberto Tozzi: «L’ho scoperto solo dopo avere pubblicato la nostra».
Le strade di Indochine a Asia si sono incrociate a Roma non molti anni fa, «grazie a una mia amica francese che ha pensato che io e Nicola potessimo avere molto in comune». E così è andata: «Ci sono bastate due o tre ore a chiacchierare di musica ed è stato come se ci conoscessimo da anni. Il feeling è stato totale», ricorda Sirkis.
Da lì l’idea, nel 2017, di fare il duetto (in francese) per Gloria, brano inserito nell’ultimo album degli Indochine 13 (400 mila copie vendute), e di affidarle la regia del video di La vie est belle: «È stato un formidabile successo. Non sapevo che Asia fosse una tale celebrità in Italia - continua Nicola - dopo quel video anche la Francia si è accorta di lei. Succedeva prima di quell’anno terribile che ha passato. Ho insistito perché venisse a cantare dal vivo con coi Gloria, proprio perché ricevesse un po’ di energia positiva dopo tanta negatività». Dopo aver duettato nei live di Bruxelles, Nancy e Parigi, «le ho proposto di fare la versione italiana». Asia si è occupata della traduzione, il video lo ha girato Nicola: «È bellissima, ha una fotogenia pazzesca. È grande nella recitazione e nel canto».
Valori in comune
Gloria
consacra una collaborazione e un’amicizia italo-francese in un periodo in cui tra i governi dei due Paesi non c’è grande sintonia. Tema del contendere: l’accoglienza dei migranti. «L’inimicizia tra i nostri due Paesi è una stupidata nata negli Anni 30, e certo i nostri politici non stanno migliorando la situazione - ragiona Nicola -. La tolleranza dovrebbe essere un valore comune. Sull’accoglienza stanno sbagliando tutti: Italia, Francia, Europa, Usa... Il problema è chi non racconta la verità e fa crescere la paura tra la gente. Spero che prima o poi tutto ciò finisca. Certo che voi italiani siete passati da Berlusconi a Salvini...».
Amara la riflessione di Asia: «Noi ci troviamo in una posizione geografica che ci fa scontrare con questa realtà. Io sono per l’integrazione e mi vergogno molto dei discorsi che vengono fatti dai nostri politici. Mi fa del male. E, visto che in questo momento ci sono tante cose intorno a me che sono difficili, ho preferito mantenere le distanze». C’è voglia di sottrarsi alla polemica: «Non voglio saperne più nulla, mi sono tolta da Twitter. Anche quando hanno messo la mia faccia nei post con #leinoncisarà al raduno leghista di Roma, ho lasciato perdere, tanto è una partita persa. Non ce la faccio più, loro sono in tanti, io sono sola».
Nella Rai 2 targata Carlo Freccero potrebbe invece ricomporsi la coppia Morgan-Asia come coach di The Voice, lo ha detto lo stesso direttore di rete: «L’ho letto ma nessuno mi ha ancora contattata. Lavorare con Marco in un programma simile mi piacerebbe, darebbe grandi stimoli. Noi due ci siamo contaminati tanto in passato. Sarebbe una figata».