ItaliaOggi, 31 gennaio 2019
Diritto & Rovescio
L’Etiopia, che prima della guerra era una povera colonia italiana, nel dopoguerra era diventata famosa soltanto per avere dato i natali al maratoneta Abebe Bikila che, allenandosi a piedi sugli altipiani del suo paese, vinse le Olimpiadi di Roma (1960) e poi quelle di Tokyo (1964). Dopo conflitti interetnici sanguinosi e una fame devastante, l’Etiopia è riuscita, nonostante tutto, a rialzare il capo e oggi è diventata un paese effervescente con una capitale (Addis Abeba) il cui centro sembra New York. Inoltre mentre il pil italiano, l’anno scorso, è cresciuto dello 0,9%, quello etiopico ha messo a segno un bel +8,2%. Il merito è la stabilità politica (da tre mesi il suo presidente è Sahle-Work Zewde, una donna di 68 anni che ha vissuto a lungo in Francia, a Montpellier). Ma soprattutto l’economia è stata privatizzata. Delle imprese statali, che nel 2002 erano 250, adesso ne sono rimaste solo 28. Insomma, l’Etiopia trotta mentre l’Italia si trascina.