La Stampa, 30 gennaio 2019
Storici in campo per assegnare gli scudetti contesi
La Lazio, il Genoa, il Toro. Ma anche il Bologna. L’Italia del pallone è attraversata da turbolenze di chi, periodicamente, rilegge la storia e chiede «giustizia»: uno scudetto in condivisione o uno scudetto da riottenere perché tolto senza una logica.
La Lazio si batte per il titolo del ’14/15, assegnato al Genoa subito dopo lo scoppio della Grande Guerra in virtù di una manifesta superiorità sulla carta e, quindi, senza che si disputasse lo scontro diretto. Il Genoa è tornato sulle barricate per l’assegnazione di quello che sarebbe lo scudetto della stella: non fu così, per il Grifone, perché qualcosa fu pilotato dall’alto sul finire della stagione ’24/25 contro il Bologna dell’allora gerarca fascista Leandro Arpinati. E, poi, c’è il Toro e un titolo revocato, e mai assegnato, nell’autunno del ’27 dopo che il caso-Allemandi, giocatore della Juve, segnò uno dei primi scandali del nostro pallone: il terzino bianconero sarebbe stato avvicinato da un dirigente granata con l’intenzione di ottenerne i favori nel derby in programma il 5 giugno di quel campionato, il primo di Divisione Nazionale (Allemandi risultò il migliore in campo e le accuse piuttosto sfumate).
Albo d’oro da aggiornare
Dividersi o, peggio, duellare verbalmente per qualcosa che deve appartenere al patrimonio storico dell’Italia del pallone (a fine ottobre forte è stato lo scontro fra i vertici di Genoa e Bologna) è ciò che la Figc vuole evitare: sarebbe un controsenso fin troppo evidente. Così, proprio perché la partita sugli scudetti appartiene al passato comune la questione finirà in mano ad una commissione di storici e non di tecnici o giuristi: questa è l’intenzione del presidente Gabriele Gravina dopo una lunga e approfondita riflessione. Tradotto: nelle prossime ore verrà nominato un gruppo di lavoro e di studio che, nel giro di qualche mese, offrirà al Consiglio federale tutti gli strumenti per una decisione che dia valore al senso storico dei fatti.
La Lazio insegue il terzo scudetto, il Genoa, come detto, il decimo. Il patron granata Urbano Cairo aspetta che al Toro venga restituito il titolo vinto sul campo nella stagione 1926/27, lo stesso che il Bologna si sarebbe augurato essendo arrivato al secondo posto: non gli fu assegnato per evitare accuse al regime fascista di aver pilotato gli avvenimenti. La palla, ora, passa alla storia.