Libero, 30 gennaio 2019
In Germania usano troppa carta igienica
Non c’è pace in Germania: dopo l’economia che non cresce più e le violenze degli immigrati avanza all’orizzonte un nuovo problema: quello della carta igienica. Sui giornali tedeschi si sta dibattendo infatti sull’opportunità o meno di continuare a usare i rotoloni dopo i bisogni fisiologici. E lo si sta facendo tirando in ballo sia gli effetti che la carta ha sulla pelle del deretano di chi la utilizza, sia le devastanti ripercussioni per l’ambiente. Insomma, questione di dermatologia ed ecologia. Un’inchiesta del magazine online Jetz, della Süddeutsche Zeitung, chiede che i tedeschi abbandonino la pratica di pulirsi con la carta da toilette per lasciare spazio a metodi alternativi di igiene. Per essere più persuasiva l’inchiesta fornisce fior di dati. Gli istituti che conducono ricerche di mercato hanno rilevato che in media le famiglie tedesche consumano 93 rotoli all’anno. Considerando la composizione di un rotolo, ogni anno vengono tirati giù con lo sciacquone quasi un miliardo di singoli foglietti. Probabilmente in Germania ignorano che nei Paesi Bassi un paio di anni fa è stata costruita la prima pista ciclabile fatta di carta igienica usata, ottenuta mediante filtraggio delle acque reflue.
ALLA CAMOMILLA
I tedeschi, poi, risparmiatori in tutto non sembrano invece badare a spese quando si tratta di igiene intima. Niente carta riciclata: anzi vogliono quella a più veli, perché più è morbida meglio è. Magari con disegni in rilievo o al profumo di camomilla. Tutti elementi che richiedono numerosi processi di lavorazione, che necessitano di acquistare grandi quantità di legno per produrre carte così sofisticate. Un processo produttivo che richiede tempo ed energia. Bisogna infatti ripulire la cellulosa dagli alberi e poi sbiancare le fibre perché i tedeschi vogliono la carta sempre più bianca. Si capisce, quindi, che l’impatto sull’ambiente è notevole e che la carta igienica usata dai tedeschi, secondo l’inchiesta in questione, contribuisce alla deforestazione. Oltre la metà dei prodotti usati in Germania arriva da alberi abbattuti in modo speciale, che provengono dal Sud-America. Nelle foreste tedesche, invece, si abbattono 600 mila alberi ogni anno per fare la carta igienica. Senza contare che 93 rotoli a famiglia sono un consumo ingente. Conti alla mano, se si moltiplica questo numero con quello del loro costo e poi ancora per il totale della popolazione, si scopre che i tedeschi spendono ogni anno in tutto circa 2 miliardi e mezzo di euro per pulirsi il didietro. E pare, stando quanto si dice nell’inchiesta, che il trend sia in aumento. Ma a dire dell’autrice dell’articolo ci sarebbe anche un problema di natura sanitaria. Perché la carta igienica non sarebbe poi così igienica e arrecherebbe una serie di arrossamenti, irritazioni e problemi dermatologici, specialmente se viene usata umida.
SCONTRO DI CIVILTà
Ecco che qualche spirito illuminato ha proposto la soluzione al problema: il bidet, questo sconosciuto. Almeno in Germania, dove la pratica di lavarsi le parti intime al di fuori della doccia è comune solo al 6% della popolazione. Talmente sconosciuto che la Süddeutsche Zeitung definisce «viziati» gli europei che ne fanno uso. Un chiaro riferimento agli italiani, che sono gli unici europei ad avere l’obbligo di installarne almeno uno nei bagni di casa. Il fronte però è spaccato. Da un lato i sostenitori del bidet o dei water con doccino incorporato, che elencano gli innumerevoli benefici anche per la salute nei casi in cui si soffra di emorroidi ad esempio. Dall’altro ci sono i fanatici del waschlappen, lo straccio di spugna che si arrotola a forma di guanto e che si usa per ripulirsi. I tedeschi lo appendono sopra la vasca da bagno o la doccia, e lo lasciano lì ad asciugare dopo averlo sciacquato in seguito ad ogni uso. L’inchiesta suggerisce persino che esistano alcuni Paesi, quelli molto poveri, in cui si tengono delle ciotole d’acqua vicino al vaso per detergersi le dita... Ma i molti detrattori del bidet e dei water con doccino incorporato sostengono che da un punto di vista ambientale il risparmio di carta viene compensato con un maggiore dispendio di acqua. E i tedeschi non sanno che fare.