Corriere della Sera, 29 gennaio 2019
Grillo è tornato sul palco
Un’invasione? Più o meno, ma sicuramente pacifica. Uno sbarco in contemporanea? In qualche modo sì, ma che non viola alcun divieto di attracco. Definiamolo uno spettacolo a «reti» unificate e non se ne parli più. Da una parte in diretta, a teatro, con la platea in carne e ossa; dall’altra in differita, su Rai2, con il pubblico che c’è ma non si vede, perlomeno fino a quando non si avranno i dati di ascolto dello show televisivo dell’attuale garante del M5S, protagonista di un G-Day che ha scatenato un bel po’ di polemiche. G come Grillo, e G come guai, per Carlo Freccero, direttore di Rai2 che si è inventato un format che omaggia i grandi personaggi della tv italiana.
Il programma «C’è…» è partito giorni fa con un racconto su Celentano. Ieri è toccato a Beppe Grillo (poi sarà la volta di Benigni, Funari, Tortora…) a cui andrebbero 30 mila euro «per i diritti di sfruttamento televisivo di brani estratti dai suoi vecchi spettacoli live». «Folle usare così i soldi pubblici», hanno tuonato alcuni esponenti del Pd. Anche Gasparri (FI) si è scagliato contro la decisione di Freccero. Tra i due contestatori, il terzo smorza: «Sono sicuro che li darà in beneficenza. Penso che non abbia bisogno di 30 mila euro», ha ironizzato il ministro Salvini.
Nel frattempo chi si diverte a ironizzare (ma a volte anche no) su tutti e su tutto è Grillo, che ieri è arrivato a Milano (stasera si replica al teatro Dal Verme) con il suo spettacolo «Insomnia (ora dormo!)».
E lì, davanti a tutti, si confessa: «Vivo un momento di difficoltà. L’ho sempre menata ai politici, ma adesso che siamo al governo cosa faccio?». Salvini lo ha difeso sulla questione della Rai? Lui è un comico e la perfidia fa parte dell’ironia. «Una volta l’ho incontrato e mi ha chiesto: “Signor Grillo, sono al telefono con mia madre, gliela posso passare?”. Ed io: “Signora, come va? Ma perché non ha preso la pillola quel giorno?”. Salvini ha capito la battuta dopo qualche giorno». E poi ancora: «Con la storia della beneficenza, mi ha messo in agitazione, perché è una cosa che si fa in silenzio, non ad uso della politica». Nella valanga di parole di Grillo ci finisce anche Macron, «un astro strano, che dentro deve avere un rancore terribile. Ma adesso gli sguinzagliamo contro Di Battista...». E il suo bersaglio preferito Berlusconi? «Il badante della nipote è tornato, ed io che pensavo che quella parte del mio repertorio non l’avrei più utilizzata».
Durante lo spettacolo un gruppetto di spettatori, attivisti No vax, ha contestato Grillo. Il comico ha replicato serafico: «Hanno pagato il biglietto e possono contestare».