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 2019  gennaio 27 Domenica calendario

Navigator, il mestiere non c’è ma i corsi sono già un business

Il reddito di cittadinanza, ancora prima di partire, si trasforma per molti in un business dalle uova d’oro. Come quello che sta nascendo attorno ai corsi per la formazione dei nuovi navigator. C’è chi è già pronto a proporre, per” modici” 120 euro, una formazione di 7 ore per imparare il mestiere di tutor che seguirà i destinatari del reddito di cittadinanza. La prima lezione è già in calendario a Milano per il 9 febbraio, la seconda puntata, intitolata “La cassetta degli attrezzi del navigator” è in programma anche a Cagliari in marzo. Si può anche scegliere l’opzione di un corso a distanza, davanti al computer, ma in questo caso si tratta di stanziare 280 euro.
L’organizzatore di questi corsi pionieristici, lo psicologo del lavoro con studio a Empoli, Leonardo Evangelista, specifica naturalmente che l’attestato che si ottiene alla fine del corso «non ha un valore di legge», non è quindi un diploma spendibile per un’eventuale prova di selezione. «Però se ci sarà un colloquio per la scelta dei navigator – dice lo psicologo – potrà essere importante aver cominciato a prepararsi in anticipo». Il punto è che attorno a questo maxi reclutamento annunciato dal vice premier Luigi Di Maio di 10 mila navigator, 6 mila per lo Stato centrale e 4 mila per le regioni, c’è moltissima attesa. Fino a qualche settimana fa, quella del navigator poteva essere assimilata a una figura mitologica, importata dal lontano Mississippi. Oggi per molti laureati in psicologia o in scienze politiche questa parola si è trasformata nel miraggio di un lavoro, per giunta in un’agenzia statale. Perché il navigator sarà una figura chiave per l’erogazione del reddito di cittadinanza, per «gestire le assunzioni nelle aziende di chi prende il reddito», come ha spiegato lo stesso ministro del Lavoro Di Maio.
«In realtà si tratta di una figura che esiste da 20 anni, il consulente per l’orientamento – spiega Evangelista – ci aspettiamo però che la richiesta di queste figure professionali aumenti moltissimo». La parola” attesa” in questo contesto è cruciale. Non ci sono solo i disoccupati o gli indigenti che attendono di vedere trasformata in realtà la promessa di un reddito mensile, sotto forma di carta pre pagata. Ci sono anche gli aspiranti navigator, che aspettano che si apra la selezione presso Anpal, l’agenzia nazionale politiche attive per il lavoro. La stessa agenzia, attraverso la sua costola Anpal Servizi, è stata costretta mercoledì scorso a precisare chiaramente che «non sono ancora partite le selezioni per i navigator» e che al momento gli uffici «non sono in grado di fornire maggiori informazioni rispetto a quanto previsto dal decreto legge». L’agenzia ammette che «è autorizzata a contrattualizzare per gli anni 2019 e 2020, professionalità in grado di seguire personalmente il beneficiario del reddito di cittadinanza nella ricerca di lavoro, nella formazione e nel reinserimento professionale». Ma specifica che solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della norma potrà essere pubblicato l’avviso per la selezione. Perché l’attesa è tanta. «Io le assicuro che il mio sito ha quadruplicato i contatti, non ho mai avuto tanti visitatori – dice Evangelista – e ogni giorno ho almeno 3 o 4 persone che mi chiamano per avere informazioni o per iscriversi ai corsi. Quando io ho cominciato a lavorare nel settore dell’orientamento al lavoro, 15 anni fa, questa era una nicchia piccolissima. Oggi c’è un enorme interesse».