La Stampa, 26 gennaio 2019
I colori dei capelli per il 2019
C’è chi sogna il «vanilla chai» di Blake Lively, chi propende per il rose brown di Dakota Johnson che di sfumature se ne intende, chi è tentata dall’«icy blue» di Kylie Jenner. E che cosa ne dite del biondo topazio e del biondo ametista? I colori 2019, ispirati alle pietre preziose, sono affascinanti e complicati. Più sembrano naturali, più sono frutto di studiatissime alchimie. Perciò i parrucchieri, diventati hairstylist ed hair designer, alzano l’asticella. Tecniche nuove, accessori sorprendenti e perché no, un pizzico di intrattenimento. Nei saloni delle meraviglie non si va (soltanto) per avere la testa a posto ma perché la testa sia parte dello show.
Palloncini e Nutella
Sì, è proprio lui. Federico Lauri, su Real Time ogni martedì (20 puntate dall’8 gennaio) con Il salone delle Meraviglie molto amato nel nostro piccolo star system. Alba Parietti, Valeria Marini, Giulia Di Lellis (Grande Fratello Vip) Aida Yespica lo hanno eletto hair guru. Ha inventato accessori bizzarri come il «sombrero» e il «flamenco», da mettere in posa per ottenere il risultato perfetto. E non sapete quante fanno la fila per avere il suo trattamento alla Nutella. Ci avreste mai pensato? «Da piccolo - racconta - quando la mangiavo, ammiravo il colore che lasciava sulle labbra. Poi ho scoperto che è ricca di oli e burri, fantastici nutrire i capelli stressati. L’ho sperimentata. Dopo lo shampoo la lascio in posa per 15-20 minuti e il colore si accende di riflessi castano-dorati». Ma la specialità più scenografica si chiama «Sky to Fly». Ogni ciocca è legata e tenuta su da un palloncino all’elio, perciò resta sospesa in aria e permette schiariture sensazionali. Bye bye stagnola! Lauri sostiene che è «assolutamente funzionale» ma è anche molto divertente.
Ali, fili marini e legnetti
Ok, le parrucche con i bigodini a led sono state una fantastica trovata per X -Factor. Però mettendole a casa sdrammatizzerebbero la banalità di molte casalinghe disperate… Alessandro Galetti, Wella hairstyle director per X-Factor con Giorgio Parrivecchio, ha dimostrato che i capelli fanno la differenza, oggi, più del make up. Chi può dimenticare la testa rosa flamingo di Martina Attili? Koleston Perfect per l’effetto pastello, asciugatura naturale rifinita con il ferro. Quanto agli accessori, Galetti ha inventato Pure Wings, «un cerchietto con ali, abbastanza elegante che solleva i capelli per una resa migliore del colore». E va detto che ha un’aria vagamente principesca. Ma lascia a bocca aperta quando propone le extension stile Sirenetta: «Si parte dai capelli veri, immersi più volte in colorazioni differenti. Poi vanno rifiniti con resina marina (quella delle barche) che regala l’effetto di una membrana luminescente. L’aggiunta di glitter produce un look acquatico, instagrammabile».
Non è per tutti, certo, ma chi non vorrebbe avere una testa fiabesca per una sera speciale? Chi ha visto Eugene Souleiman, leggendario hairstylist, nel backstage della sfilata di Olivier Theyskens l’ha paragonato a un direttore d’orchestra e ai suoi musicisti, con piastre Ghd anziché bacchetta, archi e fiati. La sua ispirazione è stata Sleepy Hollow, famoso film di spiriti inquieti e streghe con Johnny Depp. Chiome non definite, scompigliate, decorate con veri rami, un raccolto malinconico, bizzarro, artistico. Un meraviglioso caos.
Realtà aumentata
Vero, siamo nell’era delle extension. Federico Lauri ammette che «più sembrano capelli da bambola, ricchi, folti sontuosi, più piacciono alle mie clienti». Il russo Georgiy Kot, Instagram star, è il vero visionario. Produce ciocche elaboratissime, fiocchi, nodi, usa uncinetti (chiamiamoli così) che intrecciano strutture di capelli come tende o reti. Insomma, acconciature da sceneggiato fantasy, anti-minimaliste per eccellenza. Spunti interessanti per il Trono di Spade. Le fidanzate degli oligarchi ne vanno matte.
La parte dell’occhio
Un balsamo e una crema sono un balsamo e una crema. Ma se fossero presentati in coppe da martini come frappè, frullati o mousse? L’occhio vuole la sua parte. A Milano, da Maison Mami, Luigi Ciccarelli crea mix golosi capaci di ingannare l’occhio anche nei colori (ma non si mangia!). Una pinza e un fermaglio non sono che una pinza e un fermaglio, ma lasciate che a posizionarli con apparente sbadataggine mescolati a pettinini scintillanti e clip, sia il team di TIGI che ha curato lo styling della sfilata di Marco De Vincenzo. L’insieme è davvero vintage chic, da giorno e da sera. Un consiglio: non provate il fai-da-te. Per questo esistono i saloni delle meraviglie.