https://www.lettera43.it/it/articoli/mondo/2019/01/24/m5s-venezuela-maduro/228465/, 24 gennaio 2019
METTETE IN QUARANTENA LE MINCHIATE DEI VIP - GIGI BUFFON PERCULA UN RAGAZZO CINESE CHE GLI CHIEDE L’AUTOGRAFO ED EVA LONGORIA RASSICURA I FAN DI ESSERE LONTANA DAL NORD ITALIA INDICATO COME UNA SORTA DI LAZZARETTO – E POI CI SONO LA DE LELLIS E LA CANALIS CHE LAMENTANO DI NON AVERE LA MASCHERINA ALLA MODA E PAOLO BROSIO, IN PREDA AL DELIRIO MISTICO, CHE INVOCA L’USO DELL’ACQUA BENEDETTA - VIDEO -
Gianluca Veneziani per "Libero" È una specie di bestiario vip, di stupidario delle frasi più inopportune, insulse ed offensive quello che stiamo compilando. Una denuncia dell' epidemia di idiozie che prolifera sui social: chiamiamolo vipus, visto che colpisce i vip. Contro quest' infezione il nostro articolo vuole essere un tentativo di cura, e insieme un vaccino.
Questa "piaga" aveva preso forma di discriminazione, forse ironica ma di cattivo gusto, in Gigi Buffon che, avvicinato da un ragazzo cinese per un autografo, gli diceva: «Hai il Corona eh, ti guardo!». E ancora: «Di dove cazzo sei? Di Wuhan?», tra le risate dei presenti.
Discriminazione che si trasformava in disprezzo verso il volgo nelle parole della scrittrice Michela Murgia. Intervistata dalla Bignardi, esultava per aver fatto un viaggio comodissimo Roma-Milano: «Ho viaggiato in un aereo semi vuoto, sono arrivata in una città senza traffico. Può durare un altro po' questo virus? Se il risultato è la vivibilità delle strade, ci metterei la firma», diceva, con tanti saluti a chi, per colpa del morbo, è morto. Ma alla Murgia non interessa: a suo giudizio, il vero virus è la plebe che intasa strade e mezzi pubblici.
Un ceppo simile di questa "malattia" ha colpito un' attrice d' Oltreoceano giunta in Italia per girare un film: Eva Longoria, la casalinga disperata della serie tv, si è fatta prendere dalla discriminazione anti-settentrionali. Per rassicurare i fan, ha postato un video su Instagram: «Grazie per le vostre preoccupazioni, ma non sono vicino al Nord. Il coronavirus è nel Nord Italia, qui siamo più lontani». Della serie: il Settentrione è un lazzaretto, fortuna che ne sto a debita distanza.
In altri il virus-vip attecchisce sotto forma di narcisismo. Alba Parietti tiene a mostrarsi su Instagram con naso e bocca coperti e a far sapere che «anche in momenti tragici ci vuole un po' di eleganza». Perché lei ha stile anche nella scelta della mascherina E poi, fingendosi esperta, invita tutti a indossarla: «La mascherina serve solo a non infettare? Bene, io che spero di essere sana evito ogni rischio di contagio agli altri». E questo sebbene gli esperti, quelli veri, dicano che la mascherina serve solo ai contagiati e a chi è a contatto con loro.
In ogni caso è l' aspetto estetico a prevalere. Elisabetta Canalis, in partenza per il Giappone, si duole di non avere un filtro naso-bocca alla moda: «La peggior mascherina in commercio ce l' ho io», scrive contrariata. Stesse lagnanze avanzate dalla fashion blogger Giulia De Lellis: «Quelle carine (cioè le mascherine, ndr) erano finite. Ma meglio queste di niente!».
Poi ci sono i contagiati dal luogo comune "come ci siamo ridotti, noi vip". Belén Rodriguez posta un video in cui, mascherina al volto, pronuncia afflitta: «Guarda che fine abbiamo fatto!». Mentre Serena Enardu, la (ex) fidanzata del cantante Pago, assicura di usare la protezione sul volto perché «non voglio stressarmi». La famosa funzione antistress della mascherina.
In alcuni casi il virus si diffonde sotto forma di allucinazioni miracolistiche. È il caso di Paolo Brosio che, in preda a delirio mistico, pronuncia in tv: «Torniamo a pregare, l' acqua santa non diffonde il coronavirus». Rimedi efficaci quanto quelli di Laura Chiatti che pubblica una foto in cui si copre con uno sciarpone per difendersi dal virus. Altro che mascherine
Nella sua forma più intensa il morbo della cialtroneria colpisce una concorrente del Gf Vip, la modella Sara Soldati, che entrata nella Casa rende edotti gli altri reclusi della situazione fuori. Sparando cifre a caso: «Il 2% dei cinesi sono morti». Fosse vero, dovrebbero essere passati a miglior vita 20 milioni di cinesi. In realtà, sono circa tremila. Che dire: urge quarantena obbligatoria contro le minchiate.