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 2019  gennaio 24 Giovedì calendario

I tedeschi non sanno fare i conti. I costi previsti per riparare la tre alberi erano 9 mln di euro. Tre anni dopo sono 135 mln

È l’orgoglio della Marina, la nave scuola Gorch Fock II, un tre alberi rivale della nostra Amerigo Vespucci. Il veliero tedesco è più giovane, varato nel 1958 ma rischia di andare a fondo, mentre la Vespucci, data di nascita 1931 resiste al tempo. Una nuova pagina umiliante per la Germania, come l’aeroporto di Berlino la cui inaugurazione viene sempre rinviata, anche se il confronto fra i due casi è impossibile. La nave scuola è entrata in cantiere per riparazioni improrogabili alla fine del 2015, preventivo di 9 milioni e mezzo di euro. Tre anni dopo, i costi sono lievitati a 135 milioni, ed è dubbio che un giorno possa di nuovo solcare i mari. Soprattutto se convenga ripararlo a tutti i costi, invece di programmare un vascello nuovo di zecca. Tuttavia, non potrebbe essere pronto prima del 2032, sempre che non faccia la fine dell’aeroporto berlinese.Il Gorch aveva subito due incidenti in pochi mesi: prima speronato in alto mare dalla Frettchen, poi era finito contro il molo durante la manovra di attracco nel porto di Wilhelmshafen. Come dire, una figuraccia per una nave scuola. La prua era storta, si notava a occhio nudo, ma i primi controlli nel cantiere hanno rivelato altre magagne. Non bastava, come si sperava, cambiare le vele, dare una riverniciata e sostituire gli alberi. Non erano state effettuate riparazioni dal 1979, e il rivestimento in acciaio dopo 60 anni si era ridotto a una copertura fragile e sottile. Non solo, mancano i documenti sulle riparazioni compiute dopo il varo. I responsabili della Marina si erano comportati in modo poco professionale.
Il preventivo è continuato a salire: 12,2 milioni nel marzo del 2016, un mese dopo si era già a 16 milioni, oltre 22 a giugno, 33,5 a agosto, quasi il doppio a settembre. A questo punto vennero sospesi i lavori, Che fare? I pragmatici sostenevano che fosse meglio accettare la realtà, la Gorch Fock avrebbe rischiato il naufragio se avesse affrontato l’oceano senza lavori radicali. Ma una parte sostiene sempre che mandare in pensione il veliero sarebbe un’umiliazione intollerabile per la Marina militare. Un simbolo storico. La costruzione della prima Gorch Foch (il nome ricorda uno scrittore della fine dell’Ottocento, morto a 36 anni nella battaglia dello Skagerack) fu decisa durante la Repubblica di Weimar, il varo avvenne nel 1933, un mese dopo la presa di potere di Hitler. Nel 1945, venne confiscata dall’Unione Sovietica in conto danni di guerra. Nel 1990 si trovava nel Mar Nero, e dopo il crollo dell’Urss passò all’Ucraina, che la restituì alla Germania nel 1999. Quasi un rottame incapace di navigare, e fu trainato fino nel porto di Stralsund, nel Baltico, e trasformato in museo.
La sua gemella farà la stessa fine? Un Gorch Foch III costerebbe almeno 170 mln di euro, ma l’esperienza insegna che anche in Germania i preventivi finiscono almeno per raddoppiare. E abbandonare il restauro equivale a buttare a mare i 75 milioni già spesi. La ministra della difesa, la signora Ursula von der Leyen sembra decisa a puntare sul vecchio veliero. Se non altro assicura il lavoro a centinaia di operai nel cantiere. La signora è sotto accusa: si è lasciata manipolare dagli eperti? E si chiede un’inchiesta: la nave scuola è rimasta vittima anche della corruzione che ha moltiplicato i costi?