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 2019  gennaio 24 Giovedì calendario

Biografia di Virginie Viard, la donna-ombra di Karl Lagerfeld

Il senso di Virginie Viard per Karl Lagerfeld è già leggenda. Dicono che lei lo senta arrivare prima di tutti, quando magari l’autista non ha ancora imboccato Rue Cambon e non è partita la telefonata attesa, anche da ore: «Lui è qui». Lavorano insieme dal 1987, l’anno uno del Kaiser da Cholè. Dieci anni dopo arriverà la proposta del matrimonio per sempre da Chanel. Lei era poco più che ventenne quando si incontrarono la prima volta, una scuola di cucito alle spalle («ma non ho mai avuto la pazienza della sarta», racconta nelle rare interviste) e un’esperienza come costumista teatrale. È fiducia a prima vista, nella collaboratrice («lei è da sempre il mio braccio destro e anche quello sinistro», dice sempre Karl) e nella donna che incarna l’ideale del maestro: naturalmente chic e francese persino con un paio di pantaloni e una maglia neri, la divisa che indossava martedì quando è uscita a raccogliere gli applausi dello show couture per la prima volta senza Lagerfeld. 
Figlia di medici, un nonno setaiolo a Lione, è cresciuta giocando con i rotoli di stoffa ed è qui che sarebbe nata la viscerale passione per il lavoro che svolge. Dal 1997 accanto a Karl in Chanel, braccia, occhi, mente, parole: è lei che tiene le fila con tutto e tutti. Dolce e comprensiva con chiunque, ma ferma e decisa nei momenti giusti. Sposata con Jean-Marc Fyot, musicista e produttore, insieme hanno un figlio, Robert, che sta seguendo le orme del padre. Accende le luci e, spesso, le spegne in Rue Cambon, quartiere generale della doppia C. Karl la ama e lei ama lui: mai espressa l’intenzione di prendere il suo posto, ma sempre un passo dietro. «Adoro il mio lavoro, è bellissimo», ripete nelle interviste. Il kaiser l’ha spinta ad uscire con lui, lo scorso settembre sulla spiaggia del prét-à-porter e a dicembre a New York, fra i templi del museo egizio. Chiaro il suo messaggio: sia lei, un giorno, al mio posto. Un giorno. Ieri allo studio il lavoro è ripreso con monsieur Karl al suo posto, così assicurano.