Corriere della Sera, 23 gennaio 2019
I guai del figlio di Bolsonaro
È raro immaginare un capo di Stato che vacilla a tre settimane dal suo insediamento, ma è quel che sta avvenendo in Brasile con Jair Bolsonaro. Eletto su una piattaforma anti corruzione, l’ex militare ora si ritrova con un problema in casa. Il figlio primogenito, il senatore Flávio Bolsonaro eletto con 4 milioni di voti, è al centro di due vicende molto serie. Una riguarda movimenti sospetti di denaro e l’altra, peggio ancora, di legami con uno squadrone della morte di Rio de Janeiro. È di ieri la notizia rivelata da O Globo che Bolsonaro jr aveva nel suo staff madre e moglie di un boss ricercato per l’omicidio di Marielle Franco, la paladina dei diritti umani il cui caso fece il giro del mondo. La contiguità tra i personaggi non sorprende. Le milizie di Rio sono composte da settori deviati della polizia militare. Taglieggiano, controllano il territorio, uccidono su commissione. I Bolsonaro vivono nell’esaltazione delle armi, dell’ordine, della giustizia fai da te. Il boss in questione, Adriano Nobrega, un comandante di polizia, è stato celebrato due volte tra il 2003 e il 2005 nel Parlamento di Rio da Flávio, e in una occasione ricevette una medaglia. Ora si ritiene sia alla testa di uno squadrone della morte battezzato «Ufficio del crimine», sospettato di decine di omicidi su commissione.