Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  gennaio 23 Mercoledì calendario

Trump ha sparato 8.000 bugie in due anni

Donald Trump, un presidente Pinocchio: che in due anni di mandato avrebbe sparato addirittura 8158 bugie, fra affermazioni completamente false o specchio di “realtà alternativa” come una volta ne giustificò le parole la consigliera Kellyanne Conway. A prendersi la briga di contarle è la pagina online del Washington Post che si occupa di Fact Checker, la verifica dei fatti. Sito aggiornato, in maniera costante, dice il curatore Glenn Kessler: «Trump esterna di continuo, soprattutto su Twitter». Il maggior numero di bugie sono state dette durante il secondo anno di presidenza, ben 6000. Il picco è stato raggiunto a ottobre con 1200 dichiarazioni inesatte soprattutto riguardo al Russiagate. Le mistificazioni preferite riguardano quella che lui definisce “caccia alle streghe”, l’indagine del procuratore Mueller, contro cui Trump per 192 volte ha puntato il dito con falsità. Mistificazioni più recenti riguardano le accuse di collusione con la Russia di membri del suo staff durante la campagna elettorale. Anche l’economia è spesso terreno per esternazioni esagerate: al secondo posto fra le “bugie” c’è il taglio delle tasse definito «il più consistente dai tempi di Reagan»: in realtà si ferma all’8° posto. E la disoccupazione descritta come la «più bassa degli ultimi 50 anni» mentre è identica a quella di 18 anni fa con Clinton. Ancora, Trump ha definito per 112 volte l’economia americana come la “più forte al mondo”, ma non è né la più grande né la più in crescita.