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 2019  gennaio 22 Martedì calendario

MILANO NON SI FERMA, MA LE SCUOLE SÌ - DAI NIDI ALLE UNIVERSITÀ, TUTTI GLI ISTITUTI IN LOMBARDIA, VENETO ED EMILIA-ROMAGNA RESTANO CHIUSE PER UN’ALTRA SETTIMANA – VIA LIBERA ALLA RIAPERTURA IN PIEMONTE, LIGURIA, TRENTINO ALTO ADIGE E FRIULI VENEZIA GIULIA CHE AVEVANO SERRATO LE SCUOLE IN VIA PREVENTIVA - GLI UFFICI MANTERRANNO LE PRESCRIZIONI: SMART WORKING, NIENTE RIUNIONI, TRASFERTE ANNULLATE - CINEMA, TEATRO E MUSEI SONO CHIUSI, MENTRE DA LUNEDÌ LE POSTE… -

Le scuole in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna restano chiuse per un’altra settimana. A confermarlo — prima ancora della comunicazione ufficiale del governo — sono stati il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

«È in corso la videoconferenza delle Regioni con il Presidente del Consiglio», ha scritto Bonaccini su Facebook. «Sulla base del parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, resta confermata la chiusura dei nidi, dell’attività scolastica e delle Università anche per la prossima settimana per le tre Regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.

Il Comitato Tecnico Scientifico e il Governo ritengono inoltre di dover aggiornare settimanalmente tale previsione sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica».

Si attende ancora la comunicazione ufficiale del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.  Secondo gli esperti dell’Istituto superiore di Sanità, chiamati a esprimersi su questa possibilità, si tratta della decisione corretta: è saggio — avevano detto — prolungare di una settimana la chiusura nelle Regioni con i focolai, cioè in Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna. 

Dovrebbero invece riaprire le scuole nelle altre regioni che la settimana scorsa avevano deciso la chiusura preventiva: Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Il governatore della Liguria Giovanni Toti è pronto a riaprire ma solo se ci saranno le condizioni e la copertura del ministero della Salute.

Sono finite anche le pulizie straordinarie a Napoli e a Palermo dove le scuole dovrebbero riprendere la normale attività.

Intanto, il decreto legge approvato venerdì sera dal Consiglio dei ministri introduce una norma del ministero dell’istruzione che deroga al limite dei 200 giorni minimi per la validità dell’anno scolastico nelle scuole chiuse per il Coronavirus.

Claudia Guasco per “Il Messaggero”

Nessun allentamento dei divieti. Anzi, è possibile che Milano assuma ulteriori restrizioni per difendersi dall' assalto del coronavirus. Gli infettivologi le caldeggiano: «Al fine di circoscrivere l' infezione non bastano le zone rosse, gli interventi devono articolarsi su alcune misure che portino l' intera area metropolitana fuori dai guai».

[…] Gli uffici manterranno le prescrizioni: smart working, niente riunioni, trasferte annullate. Unicredit, dopo che un dipendente è risultato positivo, ha chiuso da domenica scorsa il ventesimo piano del grattacielo di piazza Gae Aulenti: l' area è stata disinfettata e non sarò accessibile fino a nuovo avviso. Per decisione del comune, promotore dell' evento, slitta a fine maggio la Digital week.

Resta confermata la riapertura ai visitatori, da lunedì, del Duomo di Milano, anche se i turisti potranno entrare solo a scaglioni, le biglietterie non saranno in funzione e gli ingressi si potranno acquistare solo online. Alle Terrazze si potrà salire solo utilizzando le scale, non gli ascensori teatri.

Cinema, teatro e musei sono chiusi, il fine settimana di chi non vuole rinunciare alla cultura sarà all' insegna dello streaming: il comico Enrico Bertolino farà il suo show sabato sera via Facebook, il teatro arriva così sul pc con un titolo «Sapessi come è strano stare chiusi in casa a Milano».

E anche la Cineteca ha deciso di mettere online il suo catalogo di film che si potrà vedere in streaming. Virtuali saranno le visite al Museo della Scienza e della Tecnologia che ha lanciato un' iniziativa sui canali social per continuare a raccontare le sue collezioni con video online.

RIAPRONO LE POSTE «Vorrei che la Lombardia potesse ripartire subito e vorrei eliminare tutte misure fra un' ora. Ma noi non siamo tecnici e ci siamo rivolti a chi è tecnico: abbiamo chiesto a degli esperti del settore il loro parere e ci dicono che l' infezione deve essere fermata mediante l' interruzione del contagio. Non ci sono altri sistemi», ribadisce il governatore Attilio Fontana. La situazione più difficile è nelle zone rosse del lodigiano.

Ma il commissario straordinario Angelo Borrelli garantisce il massimo appoggio: «L' assistenza alla popolazione continua, lunedì riapriranno le poste in alcuni comuni per pagare le pensioni. Nelle zone rosse la vita proseguirà regolarmente».