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 2019  gennaio 21 Lunedì calendario

LA CRIMINOLOGA PIÙ FAMOSA D'ITALIA CONFESSA LA SUA INFANZIA DECISAMENTE SOPRA LE RIGHE: "DA BAMBINA ERO UNA PICCOLA PESTE. IO SPERIMENTAVO MOLTO LE TECNICHE DI SMEMBRAMENTO E DI DECAPITAZIONE CON LE BAMBOLE" - "NON HO PRESO BENISSIMO LA NASCITA DEI MIEI FRATELLINI. HO TENTATO DI ANNEGARLI NELLA VASCA DA BAGNO. LI PICCHIAVO, AVEVO SOLO 3 ANNI E MEZZO. SONO ANCHE STATA CACCIATA DALLA SCUOLA MATERNA DELLE SUORE” - "BRUNO VESPA? È UNA PERSONA A CUI VOGLIO MOLTO BENE, SE MI CHIEDESSE DI SEPPELLIRE UN CADAVERE, GLI DAREI UNA MANO"

Il lato oscuro di Roberta Bruzzone in diretta a Vieni da me. La criminologa più famosa d'Italia, ospite di Caterina Balivo, ha confessato la sua infanzia decisamente sopra le righe: "Da bambina ero una piccola peste. Ero una ragazzina molto vivace, molto curiosa e molto determinata. Io sperimentavo molto le tecniche di smembramento di decapitazione con le bambole. Io le distruggevo tutte e quindi hanno smesso di regalarmele".

Poi va ancora più sul personale: "Non ho preso benissimo la nascita dei miei fratellini. Nella prima fase non la presi bene. Ho tentato di annegarli nella vasca da bagno e mia nonna mi ha preso in tempo. Non ero imputabile, avevo solo 3 anni e mezzo. Li picchiavo, ma ero molto piccola. Io la classica bambina femminuccia tranquilla? No, non su questo pianeta. Sono anche stata cacciata dalla scuola materna delle suore. Le suore raccomandarono a mia madre di non portarmi più in quella scuola".

C'è una persona in tv alla quale la Bruzzone tiene tantissimo e quella è indubbiamente Bruno Vespa: "È una persona a cui voglio molto bene, se mi chiedesse di seppellire un cadavere - dice sorridendo - gli darei una mano".