Il Messaggero, 19 gennaio 2019
Da Scilipoti a Verdini, la nuova vita degli ex politici
Chi l’avrebbe mai detto? Eppure è così: l’ex senatore Antonio Scilipoti oggi fa il missionario in Africa. La metamorfosi lascia stupefatti se non fosse analoga per portata a quella del 2010 che in una notte trasformò questo oscuro parlamentare siciliano nel salvatore dell’allora governo Berlusconi in bilico per la rottura con Gianfranco Fini. Scilipoti all’epoca trasvolò dai banchi dell’opposizione giustizialista, dove era stato eletto via Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, a quelli accoglienti e ipergarantisti di Forza Italia. E forse fu un volo persino più periglioso di quello fra la Trinacria e il Burkina Faso. Riuscirà il dottor Scilipoti (laureato in medicina) a scrollarsi di dosso il peso del cinismo della politica? Difficile. La cosa sta riuscendo, invece, a molti ex parlamentari, peones e no, volenti o nolenti messi di fronte all’operazione lascio la politica e cambio vita.
La parabola più bella è quella dell’ex segretaria del Pd torinese, Paola Bragantini, che dopo aver perso la rielezione per 159 voti lo scorso 4 marzo, da ottobre si è comprata una bella licenza da tassista e ora gira per Torino con la sua ibrida tirata a lucido.
Il ritorno al lavoro non è certo fenomeno isolato a sinistra, dove il massacro elettorale dello scorso marzo ha prosciugato gli spazi parlamentari. Tra chi è rimbalzato direttamente dal seggio alla fabbrica c’è l’ex senatore vendoliano Giovanni Barozzino, operaio della linea di montaggio della Fiat di Melfi, che dopo 5 anni in Parlamento è tornato ad assemblare 500x e Jeep Renegade assieme agli altri 8.000 operai del mega-stabilimento lucano. In Veneto, invece, dopo vent’anni di distacco, ha ritrovato il suo posto di magazziniere no food l’onorevole Michele Mognato che faceva parte del gruppo di 30 deputati bersaniani che lasciarono il Pd.
Fra i ministri del governo Renzi oggi fuori, spicca il caso del centrista Gianluca Galletti che fa il commercialista nella sua Bologna. S’è reinventato una vita professionale anche l’ex ministro degli interni e degli esteri, Angelino Alfano, avvocato a Milano. Così come l’ex senatore Denis Verdini, impegnato come editore.
Chi non ricorda poi il compagno di avventura di Scilipoti, Antonio Razzi? Non rieletto nel 2018 ora intervista i suoi ex-colleghi per un canale televisivo. Su ben altri livelli è tornato al giornalismo anche l’ex senatore Augusto Minzolini.
Lunghissimo l’elenco degli ex onorevoli che hanno ripreso ad indossare la toga da avvocato. Due casi su tutti, quello del centrista Vietti (dopo un lungo passaggio al Csm) e quello di Maurizio Paniz che, tra l’altro, si sta divertendo a difendere i politici sul rovente fronte dei vitalizi sfornando ricorsi come panini. Il leghista (bossiano) Roberto Maroni, invece, che pure è avvocato, ha imboccato la strada della consulenza dopo una vita fra Montecitorio e Regione Lombardia.
Molti anche i ritorni all’Università. Enrico Letta è passato dalla presidenza del Consiglio all’Istituto di studi politici di Parigi. Claudio De Vincenti, dopo aver fatto il sottosegretario allo Sviluppo e il Ministro per il Sud, ora insegna economia alla Sapienza. Dell’Università di Grenada è docente Rocco Buttiglione, un’era glaciale fa segretario dei popolari. Ma nella categoria dei prof prestati alla politica non si può non ricordare Elsa Fornero che dopo aver riformato le pensioni oggi è è pensionata e si dedica al volontariato e al suo orto.
E i 5Stelle? Le storie di riciclaggio del personale politico di questo partito sono ancora scarne. Ne spiccano due. La prima: Sonia Alfano, ex parlamentare europea che entrò in contrasto con i grillini, ha aperto una hamburgheria a Capo d’Orlando, in Sicilia. La seconda: Giorgio Sorial, ingegnere, quadrilingue, incredibilmente non rieletto nel 2018, oggi fa il vice capo di gabinetto di Luigi Di Maio al ministero dello Sviluppo.