la Repubblica, 18 gennaio 2019
Il nuovo postino nell’era di Amazon
Un contenitore sul parabrezza e un altro sul cofano, per trasportare oggetti che pesano fino a 55 chili. Tre ruote al posto di due e l’alimentazione elettrica a sostituire il pieno di benzina.
Addio al vecchio scooter, il postino 4.0 viaggia sul triciclo a motore ecologico. I primi 300 esemplari della flotta di Poste Italiane si muovono già nei centri delle città e hanno rottamato i mezzi più attempati e meno sostenibili.
Il portalettere non cambia soltanto l’abito con cui presentarsi alle porte dei clienti. La novità nel sistema di mobilità racconta della grande rivoluzione nella organizzazione del servizio, che permette di prolungare le consegne fino alle 19,45 e attivarle anche il sabato.
Perché se è vero che in dieci anni la spedizione delle lettere tradizionali è praticamente dimezzata, è inevitabile concentrare gli affari su pacchi ed e-commerce. All’esercito dei 30mila portalettere serve un nuovo alleato. Il compagno di viaggio alla ricerca dell’indirizzo giusto ha la forma del triciclo elettrico totalmente green ed è stato scelto – non a caso – per sopportare il peso della sfida di Poste nell’era digitale. È lunga e inesorabile la via del tramonto per la classica lettera con francobollo: le spedizioni hanno subìto un crollo del 57% dal 2005 e si continua a stimare un calo del 4% all’anno. Mentre si svuotano le tradizionali cassette, Poste registra l’impennata di pacchi e consegne per l’e-commerce.
Anche grazie all’accordo con Amazon dell’estate scorsa, per coprire l’ultimo miglio di commesse per il colosso del commercio elettronico. La modifica radicale delle consegne prevede il passaggio dei portalettere con la posta ordinaria e massiva a giorni alterni, per concentrare le energie sui pacchi. A Bari, per esempio, 300 postini hanno diviso la città in sottozone e sono supportati dall’arrivo di una ventina di nuove unità dedicate esclusivamente alla linea business. Dotato di palmare, stampante e pos, il portalettere si trasforma in una sorta di ufficio postale mobile, offrendo ai clienti l’opportunità di ricevere a domicilio una serie di servizi, dal pagamento dei bollettini di conto corrente alle ricariche telefoniche. Serve quindi manodopera giovane e interconnessa: a fronte di 15mila esodi incentivati e pensionamenti entro il 2022, Poste prevede 4.600 assunzioni, 3.800 stabilizzazioni da contratto a tempo determinato e 1.800 trasformazioni da part time a full time. «Il portalettere cambia pelle – conferma Nicola Di Ceglie, segretario Slc Cgil, tra i firmatari dell’accordo con l’azienda – Un cambio di rotta necessario nell’era dei social e della fatturazione elettronica.
Puntare sui pacchi è una strada obbligata, che sta permettendo di ridurre le perdite ed evitare lo smembramento in bad e best company». L’obiettivo è ora far viaggiare sulle spalle di centinaia di tricicli almeno cento milioni di pacchi e-commerce all’anno.