Il Post, 17 gennaio 2019
La ricetta della pasta e fagioli
Vi piace la pasta e fagioli? La evitate come un piatto pesante e poco raffinato, la mangiate pensando alla nonna o nelle nuove trattorie fighette, che hanno recuperato le vecchie ricette del passato? E poi, usate i borlotti o i cannellini, la salsa al pomodoro la mettete oppure no? Tutte queste domande avevano già ottenuto risposta più di 70 anni fa, durante uno dei consueti interventi radiofonici settimanali del sindaco italoamericano di New York Fiorello La Guardia.
Il New York Times raccontava infatti, sul numero uscito il 15 gennaio 1945, che La Guardia si trovava a casa e che sua moglie stava cucinando una sua versione di “pasta faggioli”, molto apprezzata anche dal cantante e attore Jimmy Durante, che la chiamava “pastafazule”. Il sindaco polemizzava con gli italiani arricchiti di New York che alla domanda «”Sapete cos’è pasta faggioli?” Risponderanno “Oh no, non ne abbiamo mai sentito parlare, non l’abbiamo mai mangiata a casa nostra”. È una sciocchezza. Tutti i poveri mangiano pasta faggioli, e di questi giorni è quasi un lusso ed è molto nutriente». Specificava anche che «ovviamente per me è un po’ pesante, quando mangio pasta faggioli devo stare un po’ attento a cosa mangio. Per il resto della settimana devo stare a dieta ferrea».
«Allora, Marie usa più o meno 50 grammi di pancetta con cipolle a fette e poi ci fa cuocere i fagioli, quei bei fagioli marroni. Quando il sugo è quasi cotto ci mettete dentro un bel po’ di scarola, e quando è proprio cotto ci buttate i ditalini di pasta, o anche i maccheroni o gli spaghetti spezzati, e li lasciate cuocere quanto volete. Ma non cuoceteli troppo o diventeranno mollicci e collosi e non saranno buoni. Questo è un piatto perfetto e ben bilanciato. Ci sono proteine, vitamine, carboidrati e tutto quello che vi serve».