Corriere della Sera, 14 gennaio 2019
L’auto? Un salotto con il cinema
Non sarà più solo un mezzo di trasporto utile a portarci a destinazione velocemente e in comodità. Case automobilistiche e società tecnologiche studiano e promuovono da anni l’avvento dell’auto a guida autonoma – anche se decisamente non è ancora chiaro quanto sia imminente – e intanto si portano avanti. Immaginando come si trasformerà l’abitacolo delle vetture, spazi dove offrire intrattenimento, servizi di produttività, digitalizzazione ma anche socializzazione. Al Ces di Las Vegas, la fiera di elettronica di consumo che si è conclusa venerdì scorso, varie sono state le proposte di questi veicoli futuristici e ricchi di funzionalità, che sfruttano tutte le nuove tecnologie, dalla realtà aumentata a quella virtuale, fino alla versatile intelligenza artificiale.
Nel momento in cui gli occhi degli automobilisti potranno distogliersi con tranquillità dalla strada si sbloccheranno ore e ore di tempo che si potrà dedicare ad altro. 250 milioni di ore ogni anno, secondo una previsione di Intel, pari a quelle che trascorrono i pendolari in auto da casa al lavoro, e viceversa, nelle città più trafficate del mondo. Come sfruttarle è una domanda che potrebbe creare una nuova – e promettente – economia, la cosiddetta Passenger Economy. E così il mezzo di trasporto privato per eccellenza si potrà trasformare in un salotto, un ufficio o persino in un cinema in realtà virtuale.
Quest’ultima è l’idea che ha portato al Ces Audi: insieme a Disney ha sviluppato una piattaforma che sincronizza la scena che viene proiettata sul visore per la realtà virtuale con l’automobile in movimento. Un primo esempio è Marvel’s Avengers: Rocket’s Rescue Run, dove i passeggeri vengono catapultati sulla navicella spaziale dei Guardiani della Galassia. Che curva, frena, sobbalza esattamente come la vettura su cui si è seduti. Lo stesso obiettivo di creare una sorta di cinema su quattro ruote è quello di Intel, che con Warner Bros ha invece proposto un abitacolo arricchito di un enorme schermo, proiettori, sensori, luci e sofisticato impianto stereo per immergere chi è a bordo nel film. In questo caso, ci si sposta a Gotham City dove è Batman a fare da padrone di casa.
Alleanze
Accordo tra Audi e Disney per la realtà virtuale quando la vettura in movimento
E proprio gli schermi sono una componente fondamentale di questi prototipi che disegnano il futuro design degli interni delle auto. Uno lungo e curvo, che ricopre tutto il cruscotto, della misura di 48 pollici, è montato sulla vettura che la cinese Byton ha intenzione di iniziare a produrre entro l’anno. Si chiama Shared Experience Display ed è la cabina di comando di ogni funzionalità per l’intrattenimento. Mentre un display più piccolo è il cuore del controllo di questa M-Byte. Due sono anche gli schermi che arredano la parte frontale della Vision iNext di Bmw, gli unici elementi oltre al volante. Niente pulsanti né leve: il design pulito di questo concept – che potrebbe diventare realtà nel 2021 – è il frutto di tre anni di ricerca della divisione della casa tedesca DesignWork. L’obiettivo è creare un ambiente tanto intimo come quello di un salotto, e allo stesso tempo ricco di tecnologia «nascosta». Persino nei tessuti, sotto al quale sono stati inseriti dei sensori per controllare con dei movimenti delle dita la musica o le chiamate. Ma nell’esperienza in Mixed Reality preparata da Bmw per il Ces viene mostrato cosa davvero si potrà fare su questo veicolo, aiutati dall’assistente personale che esegue gli ordini e consiglia: rispondere al citofono di casa, proiettare sul parabrezza ciò che è sintonizzato sulla Smart Tv di casa, organizzare i propri impegni della giornata o acquistare in e-commerce ciò che manca nel frigo. Il tutto mentre il sistema a guida autonoma ci porta a destinazione.
Grazie a connettività e intelligenza artificiale è possibile anche aumentare la sicurezza. Su questo si è concentrata Nissan, che ha presentato la tecnologia «Invisible-to-invisible», che prevede gli ostacoli che troveremo qualche metro più avanti sulla strada e li proietta nell’abitacolo. Rende visibile, insomma, ciò che ancora non lo è, perché nascosto dietro una curva o dietro un muro.
Altro tassello del futuro dei trasporti è l’elettrificazione. Non c’è un prototipo che sfrutta la benzina o il gasolio per muoversi. La sostenibilità impera. Su quattro ruote e anche su due: proprio al Ces ha debuttato la prima Harley-Davidson a zero emissioni. Si chiama LifeWire e al posto di «ruggire» emette una sorta di sibilo.
Ma a Las Vegas c’è spazio per ogni possibilità che permette l’immaginazione (e la tecnologia). Dalle auto volanti – come Bell Nexus, il taxi a eliche con cui Uber spera di farci fluttuare nei cieli delle città già l’anno prossimo – ai mezzi di trasporto in grado di viaggiare su qualsiasi superficie. O di camminare, come nel caso del prototipo Elevate di Hyundai. Un’auto con quattro «gambe» robotiche pensata per i soccorsi in zone colpite da terremoti o tifoni. Gambe che, all’occorrenza, si richiudono e tornano ad essere ruote. Anche per i nostalgici delle auto di ieri, è una innovativa soluzione.