Corriere della Sera, 10 gennaio 2019
Il principe cede il castello per un euro, il papà lo ferma
BERLINO Il mio castello per un euro. Hanno toni meno roboanti che nei drammi di Shakespeare, i nobili di oggi. Anche perché il pericolo non viene più da armate nemiche, ma da montagne di debiti. Ne sa qualcosa il giovane principe Ernst August von Hannover, che lo scorso novembre ha annunciato la vendita del neogotico Schloss Marienburg al Land della Bassa Sassonia per una cifra simbolica, non potendo più l’antica dinastia dei Guelfi sostenerne i costi astronomici della gestione, non ultimo un improcrastinabile restauro da 27 milioni di euro.
Sia pur contestata dall’opposizione politica, che accusa il ministro-presidente socialdemocratico Stephan Weil di volersi fare un «principesco regalo di Natale» con il denaro dei contribuenti, sembrava una soluzione ragionevole. Un importante patrimonio culturale e artistico passa alla mano pubblica, che si fa carico delle spese per risanarlo, acquisendone anche le pregevoli opere d’arte conservate nelle sue 135 stanze e rilanciandolo come meta turistica.
Ma una scelta necessaria e virtuosa è diventata una drammatica lite di famiglia, che per il momento blocca la vendita. Contro di essa è sceso in campo infatti il padre del rampollo e capo del casato, anche lui Ernst August von Hannover, 65 anni, meglio conosciuto alle cronache mondane per aver sposato Carolina di Monaco e a quelle diplomatiche per aver causato nel 2000 una mezza crisi con Ankara, dopo aver urinato sul muro del padiglione della Turchia all’Expo di Hannover: «Mi scappava», fu la poco principesca motivazione.
Tant’è. In una lettera inviata alla Klosterkammer, la società pubblica che dovrebbe perfezionare l’acquisto per conto del Land, Ernst senior ha confermato di voler cancellare la donazione del castello di Marienburg, fatta al figlio nel 2004, per «grande ingratitudine». Con il dono erano arrivati anche i debiti e il giovane principe aveva dovuto mettere all’incanto opere d’arte per 44 milioni di euro per estinguerli e dare una sistemata al maniero in modo da poterlo aprire ai turisti. Costruito nel 1857 dal re Georg V di Hannover per la moglie Marie, il castello non ha mai avuto fortuna: la regina lo abitò per qualche anno, dal 1866 al 1869, quando andò in esilio.
In verità, il principe padre, almeno a parole, aveva diseredato il figlio già nel 2107, quando questi era convolato a nozze senza il suo consenso: il giorno prima del matrimonio gli aveva dato un ultimatum, rinuncia o mi riprendo tutto. Il punto è che nessuna azione legale era seguita alla minaccia e questo fa dire a Ernst il giovane di aver pieno diritto di procedere alla vendita: «Ho fatto fare tutte le verifiche necessarie. Sia le scadenze legali che quelle fissate da mio padre per revocare la donazione sono passate da tempo».
Ma il Land della Bassa Sassonia non si fida e teme di trovarsi invischiato in un groviglio giudiziario senza uscite. Così ha congelato l’operazione, pregando Ernst il giovane di chiarire la situazione il prima possibile. Conoscendo la cocciutaggine del genitore, la vicenda si annuncia piuttosto lunga.