Corriere della Sera, 9 gennaio 2019
Costantino e il quiz a domicilio: frammenti di antropologia
Stand By Me, la casa di produzione di Simona Ercolani, è molto attiva non soltanto con le classiche «ercolanate» (i nuovi eroi, l’Italia migliore, l’epica sportiva, i bambini in ospedale…), ma anche con un nuovo quiz condotto da Costantino della Gherardesca: «Apri e vinci» (dal lunedì al sabato alle 16.45 e la domenica alle 20).
È un prodotto in linea con le nuove direttive di Carlo Freccero? Un nuovo attacco alla supremazia degli ascolti di Rai1? Il format è molto semplice: è un quiz a domicilio. Costantino fa una domanda al citofono e se riceve una risposta corretta entra in casa e gli inquilini possono vincere fino a 2.500 euro in gettoni d’oro. Ovviamente, l’aspetto più interessante non sono le domande di cultura generale ma i ritratti parentali o amicali che nascono dalle risposte.
La simpatia di Costantino e il suo garbo permettono al programma di regalarci frammenti di «antropologia light», gruppi di famiglia in un interno, radiografie sociali semisconosciute (non esistono solo Maria De Filippi o Barbara D’Urso per interpretare il nazional-popolare). Come ha dichiarato Costantino, il quiz mostra volti diversi, «dagli immigrati alle famiglie gay, agli ultra cattolici che vanno in pellegrinaggio a Lourdes, diciamo che è un programma che fa un ritratto dell’Italia contemporanea». Per questo, «Apri e Vinci» ricorda molto da vicino la stagione migliore di Piero Chiambretti, quando in «Complimenti per la trasmissione» (1988) entrava nelle case degli italiani ponendo loro domande surreali. Allora bastava un vassoio di paste «offerte dal dr. Voglino», adesso si possono vincere i mitici gettoni d’oro (che, sul mercato, valgono sempre meno del prezzo dichiarato).
Se il colore tipico delle «ercolanate» è il verde bandiera, in «Apri e Vinci» domina il rosa, contrappuntato dal grigio sporco, che fa tanto realismo.