ItaliaOggi, 8 gennaio 2019
Diritto & Rovescio
Un pregiudicato 42enne ecuadoregno di Como, accusato di maltrattamenti in famiglia, resistenza, oltraggio, minacce e lesioni a pubblico ufficiale ha terremotato una notte nella città lacustre. I poliziotti sono intervenuti nella sua abitazione alle tre del mattino. Hanno trovato una donna in lacrime, visibilmente scossa che ha subito spiegato, in lacrime, di essere stata selvaggiamente picchiata dal suo compagno in evidente stato di ebbrezza. Costui, visti i poliziotti e i sanitari di ambulanza accorsi sul posto, li ha aggrediti con calci e pugni e insultandoli. Immobilizzato con lo spray antiaggressione è stato portato in questura dove ha continuato a minacciare, insultare, tentando di aggredire gli agenti. Il pregiudicato è stato processato per direttissima e condannato a un anno e due mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena. È il risultato della legge cattocomunista dei tempi di Mario Gozzini, l’uomo che sussurrava ai delinquenti, che i magistrati adesso debbono applicare.