Il Messaggero, 8 gennaio 2019
I piatti più cari del mondo
Chissà se Wahiba Belhami è amica di Paris Hilton. «Ogni donna sostiene l’eccentrica miliardaria americana – dovrebbe avere quattro animali nella sua vita. Un visone nel suo armadio, un giaguaro nel suo garage, una tigre nel suo letto e un asino che paga tutto». L’asino di Wahiba si chiama Frank Ribéry, il marito, che di mestiere gioca al pallone nel Bayern di Monaco.
Da giorni è al centro delle polemiche per aver postato un video su Instagram nel quale mostra una bistecca ricoperta d’oro in un ristorante di Doha. Costo del piatto per l’intero tavolo: 1.200 euro, appena 300 euro a persona. Un’offesa a chi è in difficoltà, hanno tuonato sui social migliaia di persone, indispettite dall’ostentazione.
LA POLPETTA
Probabilmente non hanno mai sentito parlare del Douche Burger che per 666 dollari (prezzo bloccato dal 2012) viene cucinato al 666 Burger di New York. È un cheeseburger di manzo di Kobe avvolto in foglia d’oro, foie gras, caviale, aragosta, tartufi, Gruyere stagionato, fuso con vapore di champagne e sale himalayano. A far schizzare il prezzo in alto è l’impanatura al caffè. Non un caffè qualunque: qui si usa il kopi luwak prodotto con bacche mangiate, parzialmente digerite e poi defecate dallo zibetto, roditore dell’Indonesia. Nella classifica dei dieci piatti più cari al mondo l’hamburger newyorkese è in coda.
In vetta ci sono i dolci che, ancora nella Grande Mela, prepara il Serendipity III. Da qui potete portarvi a casa previo lavaggio il contenitore della portata: 1.000 dollari per il Golden Opulence Sundae (foglia d’oro commestibile, salsa di cioccolato fondente Amedei, una guarnizione di caviale dolce con frutto della passione, servito in una coppa di cristallo Baccarat con un cucchiaio d’oro da 18 carati). Più caro il Frrrozen Haute Chocolate Ice Cream Sundae (sì tre r): 25.000 dollari per 28 tipi di cacao e 5 grammi di oro edibile, serviti con un cucchiaino e un bracciale in oro 18 carati. Forse è meglio allora ordinare una pizza a casa.
I LIEVITI
Ma attenzione a non chiederla al pizzaiolo di Afragola Renato Viola. Lui la sua Louis XIII ve la porterebbe pure in capo al mondo ma a 8.300 euro per due. Gli ingredienti – stando ai si dice sono al 100% afrodisiaci: mix di farine e lieviti selezionatissimi, sale rosa australiano, caviale Oscietra Reale Prestigio, Caviar Kaspia Reale Classico, Caviar Kaspia Beluga, gamberoni rossi di Acciaroli, aragosta di Palinuro, cicala del Mediterraneo, mozzarella di bufala campana, Cognac Louis XIII Remy Martin prodotto nel 1957 per una visita della regina Elisabetta in Francia, Champagne Clos Du Mesnil 1995 Krug e una riserva 1981 del Cardenal Mendoza. Se si vuole cucinare, non è difficile trovare in Italia gli ingredienti per ostentare opulenza.
GLI ALLEVATORI
La carne più cara arriva dal Giappone: il Kobe (950 euro al chilo) è il manzo Wagyu amorevolmente accarezzato quotidianamente dagli allevatori. Tra i pesci è letteralmente al costo della vita il fugu, più noto come pesce palla: squisito ma mortale se non eviscerato correttamente. Infine, a voler imitare, Frank Ribéry, si può comprare l’oro in polvere commestibile: non è pericoloso per la salute ed è molto usato specialmente in pasticceria. La confezione sufficiente per un risotto alla Marchesi per 6 ospiti costa poco. Appena 30 euro e nessuno vi darà dell’asino per lo sfizio di una cena.