L’Economia, 7 gennaio 2019
I problemi di Amazon per il 2019
Jeff Bezos, il fondatore e ceo di Amazon, nel 2018 è diventato il più ricco al mondo, con 112 miliardi di dollari di patrimonio personale secondo Forbes. E per qualche giorno la sua creatura è stata la società più grande al mondo per valore in Borsa. Resta quella con la miglior performance delle sue azioni, cresciute del 26% durante l’anno.
Con il Cyber Monday (lo shopping online del lunedì e dell’intera settimana dopo Thanksgiving) e con la campagna natalizia Amazon ha fatto record di vendite, mentre i sondaggi confermano che è il marchio più amato negli Usa, considerato dai consumatori come il più fidato per i tempi di consegna e per i prezzi.
Ma tanto successo attrae lo scrutinio delle autorità di controllo: nel 2019 Amazon rischia di essere il target dell’attivismo di sindacalisti e militanti politici, mentre realizza il progetto dei due nuovi quartier generali (HQ2) che ospiteranno 25 mila dipendenti a New York e a Crystal city in Virginia, vicino alla capitale Washington.
Dopo le critiche per gli incentivi fiscali ottenuti dalle città scelte per le sedi, continueranno le proteste di alcuni gruppi locali contro il rialzo dei prezzi immobiliari indotto dall’arrivo dei 25 mila nuovi abitanti. I sindacati si batteranno per migliorare le condizioni dei lavoratori di Amazon, dopo aver già ottenuto un aumento del salario minimo a 15 dollari l’ora per gli addetti ai centri di smistamento delle merci. Mentre i politici promettono di ergersi paladini degli interessi dei piccoli commercianti fino a chiedere di spezzare il potere quasi monopolista di Amazon nel commercio online.
Crescono poi le preoccupazioni per l’enorme mole di dati accumulati da Amazon sui suoi clienti, anche attraverso l’assistente virtuale Alexa, attivata dal sempre più popolare speaker intelligente Echo.
Amazon dovrà vedersela anche con Donald Trump, che non ama essere attaccato dal Washington Post — il quotidiano posseduto personalmente da Bezos – e vuole che il servizio postale pubblico americano si faccia pagare di più per la consegna dei pacchi.