La Stampa, 5 gennaio 2019
«Maschi in blu, ragazze in rosa». Bufera sulla ministra di Bolsonaro
«Inizia una nuova era in Brasile e lasciatemi anticipare una cosa; i maschietti finalmente vestiranno d’azzurro e le femminucce di rosa». È bufera in Brasile per le parole della nuova ministra della famiglia e diritti umani Damares Alves, ex pastora evangelica fortemente contraria all’aborto e all’educazione sessuale nelle scuole. La Alves ha spiegato poi che si è trattato di una metafora per difendere l’identità biologica dei bambini di fronte «alla confusione provocata dall’idologia sessista marxista, che vuole insegnare ai più piccoli che l’orientamento sessuale è un’opzione».
È l’ultima miccia per i primi giorni del governo del neopresidente Bolsonaro, che nel frattempo ha concesso la sua prima intervista all’emittente privata Sbt. Bolsonaro ha ribadito la promessa di rendere più flessibile le norme sul porto d’armi. «Tutti devono poter avere un’arma in casa e per chi vive in campagna e deve sopportare le invasioni delle proprie terre possiamo pensare anche a più di un’arma».
Sul piano della politica internazionale ha confermato che il suo primo viaggio all’estero sarà al Forum Economico di Davos e che entro marzo visiterà Donald Trump. «La nostra alleanza con gli Stati Uniti non sarà solo economica ma anche militare. Penso ad esercitazioni congiunte, ma non escludo che potremmo anche ospitare una base americana nel nostro territorio se questo servirà per il bene di tutta la regione».
Il primo banco di prova dell’asse Brasilia-Washington ruota intorno alla crisi venezuelana, entrambi i governi intendono accelerare il processo di isolamento e sanzioni con l’obbiettivo di far cadere il governo di Nicolas Maduro.
Licenziati 300 funzionari
Il vento nuovo si fa sentire anche nei palazzi del potere. Il presidente ha autorizzato il licenziamento di oltre 300 funzionari identificati come simpatizzanti del Partito dei lavoratori che ha governato per 12 anni. «Tutti i ministri - ha spiegato il titolare degli interni Onyx Lorenzoni – sono autorizzati a ripulire la loro struttura per non avere nessun ostacolo nel nostro cammino». Molta attenzione anche ai dettagli. Dopo l’episodio della biro stile Bic con la quale Bolsonaro ha firmato l’atto formale della sua investitura ieri è stata la volta di una cinquantina di sedie di velluto rosso che sono state tolte dal palazzo presidenziale. Al loro posto sono state sistemate delle sedie blu, un colore più consone alla nuova destra oggi al potere in Brasile.