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 2019  gennaio 04 Venerdì calendario

Johnny Depp costa troppo, tagliato dalla saga dei pirati

Né per i guai giudiziari con la ex moglie Amber Heard (che di certo non rappresentano una buona pubblicità), né per la necessità di svecchiare la storia rendendola più originale. La vera ragione per cui il divo Johnny Depp sarebbe stato eliminato dal sesto episodio (attualmente in fase di progettazione) della saga de I Pirati dei Caraibi sono i soldi. Nient’altro. Ancora una volta, a comandare è il dio denaro: la Disney decide, così, di non rinunciare al seguito di una serie molto fortunata (che ha guadagnato 1.5 miliardi di dollari negli Usa e 3 miliardi nel resto del mondo), ma al suo esoso protagonista. Ben 90 milioni di dollari: a tanto, secondo Forbes, ammonterebbe il cachet di Mr. Depp e la fortuna che i produttori risparmierebbero facendolo fuori.A quanto pare, dovremo rassegnarci a fare a meno delle treccine mechate e degli occhi carichi di matita nera dell’affascinante Johnny Depp: il tempo di Jack Sparrow è finito, al punto che non sarà neanche più necessario ringiovanirlo graficamente al computer. Si fa prima a scegliere un attore meno attempato e pretenzioso! Ben inteso, la Disney certamente non avrebbe problemi a soddisfare le richieste – pur spropositate – di Depp: tuttavia, la decisione di rottamarlo deve essere scaturita anche dai risultati (inferiori alle aspettative) dell’ultimo film della saga, quel Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar che ha incassato in tutto il mondo 800 milioni di dollari dopo esserne costati oltre 230.Ha davvero senso blindare una star costosa come Johnny Depp per una saga che, pur andando soggetta a una reinvenzione, già non porta più nelle sale il pubblico oceanico dei primi capitoli?
A parlare in via ufficiale del reboot de I Pirati dei Caraibi in preparazione, confermando l’assenza di Johnny Depp e l’ingaggio degli autori di Deadpool Rhett Reese e Paul Wernick, è stato il capo della Disney live action Sean Bailey: «Vogliamo portare nuova energia e vitalità. Adoro i film sui Pirati, ma parte del motivo per cui la scelta di Paul e Rhett è così interessante è che vogliamo dare un calcio al passato. Questo è il compito che ho dato loro». 
Dal suo punto di vista Johnny Depp, dopo il “licenziamento”, non deve essersi strappato i capelli dalla delusione. Il divo, infatti, già da tempo sembra concentrato su nuovi progetti in veste di produttore. E poi adesso Depp fa parte del cast di un altro dorato franchise, Animali fantastici e dove trovarli. Infine, non bisogna dimenticare che lo stesso attore ha rivelato che Disney non amasse la rilettura molto personale e rock da lui fornita di Jack Sparrow. Che la produzione non rischi molto, rinunciando a quello che finora è stato il volto della saga, ce lo anticipa la storia del cinema. I Pirati dei Caraibi non saranno i primi a sopravvivere a un cambio d’attore: pensiamo a serie di film come Batman o Superman e come (primo fra tutti) James Bond; in ognuno di questi casi sull’interprete ha prevalso l’eroe, capace di dare seguito ad avventure incredibili anche (e forse a maggior ragione) con un volto nuovo.