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 2019  gennaio 04 Venerdì calendario

I tweet dei ministri grillini ci costano 1.500 euro al giorno

Quanti soldi pubblici ci sono dietro la foto, condivisa ieri da Luigi Di Maio sui social, del vicepremier insieme alla «signora Rosetta» ad Alleghe, in Veneto, nel bellunese? Oppure dietro la pubblicazione, l’altro ieri, del fotomontaggio natalizio del capo politico e Alessandro Di Battista in versione yuppies, con tanto di citazione dal famoso cinepanettone: «Via vitalizi, taglio stipendi parlamentari e sei in pole position»? 
Scartabellando tra le nomine e gli stipendi di comunicatori, videomaker e social media manager assoldati dal Movimento Cinque Stelle tra la presidenza del Consiglio e i ministeri, si arriva a una spesa totale che si aggira intorno ai 530mila euro all’anno. Che vuol dire 1500 euro al giorno. Un vero salto di qualità per due ex dipendenti della Casaleggio Associati, catapultati dagli uffici della Srl milanese a Palazzo Chigi. Pietro Dettori, esperto di social network e secondo molti autore «occulto» di alcuni dei post del vecchio Blog di Beppe Grillo, guadagna 130mila e 797 euro all’anno per curare i social e gli eventi di Luigi Di Maio. Se Rocco Casalino è il portavoce più pagato, lui è il «principe» dei comunicatori. Collocato in una posizione-chiave, a Palazzo Chigi e non in uno dei due ministeri del capo politico, viene descritto come l’ufficiale di collegamento tra l’anima aziendale del Movimento e quella che è andata a occupare i gangli del potere romano. Vicinissimo a Davide Casaleggio è anche Dario Adamo. Originario di Caltanissetta, poi il lavoro a Milano per l’azienda del guru, infine l’arrivo alla corte del premier Giuseppe Conte. Per il quale aggiorna il portale internet del governo e gestisce i profili social. Dietro le gesta sul web dell’ «avvocato del popolo» c’è lui. Con uno stipendio di 115 mila e 696 euro all’anno è secondo nella classifica dei social media manager più pagati. Sempre al servizio del presidente del Consiglio c’è un’altra figura che ha fatto discutere, per motivi opposti rispetto ai fedelissimi Dettori e Adamo. Si tratta di Filippo Attili, già videomaker e fotografo ufficiale del premier Matteo Renzi. Attili è un ex poliziotto e percepisce 37mila euro all’anno erogati dal Ministero dell’Interno. Riconfermato a sorpresa da Conte, nella scorsa legislatura era stato oggetto di una durissima interrogazione parlamentare firmata da una serie di deputati del M5s, tra cui Di Maio, l’attuale ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e i sottosegretari all’Interno e alla Difesa Carlo Sibilia e Angelo Tofalo. I grillini, prima di cambiare idea, chiedevano chiarezza sui motivi per cui «un ex appartenente alla Polizia di Stato accompagni il presidente, con funzioni di foto-cameraman, venendo distratto dai propri compiti istituzionali».
Vincenzo Spadafora, napoletano di Afragola, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Giovani e alle Pari Opportunità, è un uomo chiave nella geografia dei potenti pentastellati. E ha scelto come «esperto di comunicazione» Arcangelo Munciguerra (35mila euro all’anno) proveniente da Frattamaggiore, un altro comune nell’area a Nord di Napoli distante solo 3 chilometri a mezzo dalla città natale di Spadafora. Nella sua cittadina della provincia partenopea Munciguerra ha collaborato con lo staff del sindaco del Pd Marco Antonio Del Prete. Lo stesso criterio di prossimità geografica è stato utilizzato da Barbara Lezzi, ministro per il Sud, per la nomina dell’esperto in «comunicazione digitale» Mario Blasi (50mila euro all’anno). Blasi viene da Melpignano, in provincia di Lecce. Proprio il paese salentino dove è residente il ministro Lezzi.
Ci sono poi alcuni ministri molto attenti alla comunicazione. Come quello dell’Ambiente Sergio Costa che nel suo staff ha un capo Ufficio Stampa, un portavoce e un montatore, videomaker, social media manager. Quest’ultima posizione è occupata dal collaboratore Luca Signorelli, retribuito con uno stipendio di 50mila euro all’anno. Signorelli ha lavorato per la campagna elettorale di Virginia Raggi nel 2016 e per il M5s alle elezioni comunali di Fiumicino nel 2018. Tra i grillini che fanno il bis c’è Elisabetta Trenta, ministro della Difesa, con gli staffisti esperti di comunicazione Nicola Bonaccini (36mila euro) e Maria Rimedia Elena Floris (38mila euro). Chiude l’elenco Angelo D’Angelo, assunto per curare la comunicazione e i social media di Giulia Grillo al ministero della Sanità con un compenso di 35mila euro all’anno.
Due casi curiosi sono quelli di Massimo Casiraghi e Gioele Brandi. Rispettivamente esperti di social network e comunicazione per il ministro delle Infrastrutture Toninelli e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. I loro stipendi non sono stati ancora pubblicati, ma entrambi hanno alle spalle esperienze importanti con il M5s. Casiraghi è stato consigliere comunale a Lodi, lombardo come Toninelli che viene invece dalla provincia di Cremona. Brandi, insieme alla sorella Flavia, ha fondato l’agenzia di comunicazione romana Web side story, società che nella scorsa legislatura ha collaborato con lo staff del M5s in Parlamento.